TERAMO – E vissero tutti felici e contenti. Pietro Cianci passa al Bari, il Potenza avrà l’indennizzo economico che chiedeva con il Presidente Salvatore Caiata che saprà come sostituirlo ed il Teramo prolunga al 2023 il contratto con il suo ex centravanti. E’ ovvio che l’operazione, per il Teramo, equivale alla certezza che Cianci mai più tornerà da queste parti se continuerà a fare bene, ma è proprio quello che la dirigenza biancorossa voleva. Venderlo in futuro realizzando una buona plusvalenza, che arrivi dal Bari o dal Sassuolo, che vanta il diritto di recompra, o da terzi, conta nulla. A posteriori è stata  un’operazione di mercato davvero brillante.

Intanto è in città Luca Lombardi, il giovanissimo metodista oggi del Monza, ieri in D con la Recanatese.  L’operazione con il classe 2002 prevede la formula del riscatto-controriscatto a vantaggio dei brianzoli, con i quali potrebbe aprirsi un secondo canale privilegiato, più o meno al pari di quello in atto con il Sassuolo.

Capitolo attaccanti? Tutto tace; si ha sempre più l’impressione che soltanto se capitasse l’occasione giusta la si sfrutterà, ma non come una necessità impellente per la società. Almeno così pare.