Il Teramo di Salò sarà, tatticamente, quello di sempre.
Almeno nella parole di Giovanni Zichella, che in conferenza stampa ha ribadito l’amato 4-3-3 biancorosso anche sul campo di una delle pretendenti alla vittoria finale, che ha bisogno assoluto di vincere dopo un avvio disastroso.
Spendere parole sulla forza tecnica della squadra di Domenico Toscano, è superfluo: diciamo che il budegt del Presidente Pasini è di almeno quattro volte superiore a quello del Teramo.
Sul terreno di gioco del “Lino Turina”, pertanto, scenderanno in campo organici diversi, con l’ago della bilancia, almeno “virtuale”, che punta dritto verso una sola direzione.
Secondo logica, la gara dei meno quotati dovrebbe essere votata al primo non prenderle, magari rinforzando il centrocampo o la difesa, ma è altrettanto vero che si possa difendere benissimo col 4-3-3 se i tre offensivi presentano caratteristiche di gran corsa, anche in fase di copertura.
Non ci sembra sia il caso del Teramo, ancor di più se al centro dell’attacco dovesse essere schierato Di Renzo, che da esterno ha più corsa e più forza fisica di Piccioni e di Bacio Terracino.
Sorge pertanto un dubbio: e se Giovanni Zichella facesse pretattica?
E se l’escluso fosse Piccioni a vantaggio di un centrocampista?
Non ci stupiremmo.
Rientra nelle logiche del calcio di oggi; anzi, per dirla tutta, auspichiamo che le dichiarazioni di Giovanni Zichella siano un tentativo per far arrivare nel bresciano segnali equivoci.