GIULIANOVA . Il Consiglio comunale dello scorso venerdì 11 dicembre a Giulianova ha fatto registrare delle piccole novità sui rapporti fra Amministrazione comunale e istituti della partecipazione popolare, questione sulla quale avevamo convocato l’Assemblea pubblica della Consulta per il giorno 4 dicembre u.s.

Piccole novità, ma chi si spende per la democrazia e la partecipazione dei cittadini sa che in questo ambiente i cambiamenti sono lenti, minuti ma spesso inevitabili. E solo la volontà politica di chi governa, se c’è, può velocizzarli e renderli più grandi.
Durante lo svolgimento del Consiglio comunale di cui si parla, sulla questione relativa ai rapporti con gli istituti della partecipazione popolare il Sin-daco ha dichiarato varie cose che ci preme evidenziare ai fini di quel chiari-mento auspicato che non c’è ancora. Cerco di riassumere in qualche punto le sue dichiarazioni.
• Sulle luminarie abbiamo ascoltato i Comitati di Quartiere e le associazioni;
• Su Piazza Dalmazia abbiamo preso spunto anche dal Forum;
• Pedonalizzeremo il lato est del lungomare con una Byke to Coast ampia, un senso unico a discendere che si raccorda al lato ovest del lungomare mediante un senso unico a salire in viale Orsini;
• Il tutto sarà arredato da una ristrutturazione delle isole interne al lungomare monumentale;
• Rinnoveremo Piazza del Mare con un cannocchiale che ampli la visuale del porto turistico, arricchendo l’area con fiori e giardini;
• Per tutto questo abbiamo chiesto al progettista di “stravolgere” il progetto iniziale.
I punti sopra riportati, ricalcano in parte quelli della Proposta Popolare derivata dal Forum cittadino dell’11 e 12 gennaio 2020. Il Sindaco espone, in-fatti, soluzioni che rispecchiano gli orientamenti ad «ampliare la prospettiva
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progettuale e programmatica all’intera area urbana circostante comprendendovi via Nazario Sauro, Piazza del Mare, lato est e lato ovest del lungomare monumentale»; la «pedonalizzazione del lato est del lungomare monumentale»; in parte, il problema della «visuale est in Piazza del mare [che nasconde al pubblico il] godimento la bellezza paesaggistica e naturalistica dell’area portuale»; in parte, la ripiantumazione del verde pubblico in tutta l’area interessata».
Bene! Anche se in questi limiti, il Forum cittadino di gennaio 2020 ha dato i suoi frutti: l’Amministrazione comunale ne ha recepito in parte le risultanze e, in tali limiti, lo sforzo partecipativo di centinaia di cittadini è stato ascoltato. Anche per questo vale la pena di continuare su questa strada: a Giulianova, per la seconda volta, il Forum si è dimostrato uno strumento di parte-cipazione molto valido.
Ora è tutto chiarito? Direi di no!
Il Sindaco, infatti, aggiunge le sue scuse per non aver potuto partecipare all’Assemblea pubblica della Consulta del 4 dicembre scorso. Esse sono accet-tate, ci mancherebbe, ma bisogna anche ammettere che sono tardive. Sarebbe stato sufficiente (per rispetto) comunicare prima (come ha fatto l’Assessore Di Carlo) di avere impegni precedentemente assunti. A questo punto aspettiamo anche le scuse degli assessori assenti le quali, pur se tardive, sarebbero ugual-mente accettate. La loro presenza, infatti, avrebbe potuto portare gli elementi di chiarezza che si richiedevano, ma tant’è! Dobbiamo rammentare però che la Consulta per la Democrazia partecipativa non è un piacere fatto a qualcuno, bensì un’Istituzione del Comune di Giulianova prevista e disciplinata da un regolamento, e che il suo Presidente è nominato dal Sindaco.
Per altro verso, apprezziamo il lato positivo di alcuni piccoli passi compiuti verso il chiarimento come detto, ma non è vero, ad esempio, che sulle luminarie si sono ascoltati preventivamente i comitati di Quartiere: si è proget-tato un evento con un solo Comitato e con un’Associazione. Il coinvolgimento del Comitato Lido è arrivato in un momento successivo, peraltro, ad opera dell’Assessore Di Carlo. Fatto tardivo ma sicuramente positivo ed apprezzabile a fronte dell’inopportuna distinzione fra comitati, più volte ostentata dal Sin-daco.
Inoltre, le novità sopra esposte ed apprezzate potevano essere manifestate prima, evitando le inutili polemiche che sono rimbalzate sulla stampa. A tal proposito Sarebbero stato sufficiente non perdere le seguenti opportunità:
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a) – convocare il Presidente del Forum per discutere insieme e concordare questo piccolo passo di assenso sulle indicazioni del Forum, magari con un comunicato stampa congiunto; b) – chiedere al Presidente della Consulta una riunione congiunta dei Comitati di Quartiere per concordare insieme ogni progetto sulle “luminarie”; c) – in subordine, partecipare (o delegare gli assessori, con tutto il rispetto per la consigliera delegata che non poteva esprimersi come il Sindaco in Consiglio comunale) all’Assemblea pubblica della Consulta del 4 dicembre nella quale ogni cosa poteva essere chiarita.
È evidente che molte cose sono ancora da chiarire: come negare che mancano il confronto, l’inclusione e il dialogo? Questi non sono invenzioni di qualche oppositore partitico, bensì, premesse aristoteliche della democrazia.
Concludiamo con delle richieste non nuove poiché già verbalizzate e segnalate alla Consigliera delegata da parte di questa Consulta, in attuazione del Piano strategico 2016:
1. Impegno immediato dei fondi riservati alle azioni relative alla partecipazione popolare (€ 2.300) per la ricostruzione dei Comitati di Quartiere di Paese e Centro Storico, previo accordo verbalizzato;
2. Creazione di una pagina del sito del Comune riservata alle attività della Consulta e dei forum cittadini, con pubblicazione di tutti gli atti del Forum già svolto;
3. Avvio delle pratiche di svolgimento dell’Assemblea pubblica mensile del Sindaco, come previsto dal Regolamento comunale sulla democrazia partecipativa, mai convocate;
4. Avvio dei primi passi del progetto relativo alla costituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, anche questo, previo accordo verbalizzato e riunioni congiunte con i comitati di quartiere.
Aspettiamo risposte, questa volta, si spera, non secondo il metodo del “parlare a suocera perché nuora intenda”, ma secondo dialettica, dialogo, inclusione e rispetto che sono principi fondamentali della democrazia costituzionale.

Il Presidente
f.to Prof. Carlo Di Marco