Riceviamo e pubblichiamo:
PESCARA – “La Grecia per noi è e resterà dall’altra parte del mare”: a chi getta ombre sul futuro della manovra economica del Governo il coordinatore abruzzese della Lega, onorevole Giuseppe Bellachioma risponde con una metafora.
Per poi passare a ragionamenti più concreti. “Contrariamente a quanto sostengono il senatore di Forza Italia Nazario Pagano è il segretario del Pd abruzzese, Renzo Di Sabatino, la manovra non è né preoccupante ne’ destabilizzante e, soprattutto, non porterà l’Abruzzo a una situazione economica paragonabile a quella della Grecia. Sarà anzi la risposta a tanti dei problemi del territorio”.
Con coerenza e coscienza Bellachioma ricorda che la manovra finanziaria mantiene nel suo impianto quanto promesso in campagna elettorale: “Fissare al 2,4% il rapporto tra deficit e pil è una scelta necessaria, se ci fossimo fermati all1,6% gli italiani non avrebbero percepito gli effetti del provvedimento. In questo modo siamo riusciti a reperire i 12,5 miliardi con cui sterilizzare l’aumento dell’Iva che sarebbe scattato in gennaio”.
Una programmazione a tre anni, ricorda il parlamentare leghista, che prevede 35 miliardi di investimenti e che agisce su tre pilastri, flat tax, abolizione della Fornero e reddito di cittadinanza. “Faremo una manovra da 40 miliardi, pensata con lucida follia, di cui 23 in deficit e 17 risparmiando sugli sprechi e contando sul rientro della pace fiscale. Saranno una spinta che noi prevediamo decisiva per occupazione e ripresa dei consumi, insomma per la ripresa della crescita economica soprattutto per aree come quella abruzzese che sono storicamente di cerniera tra nord e sud e che, proprio per questo, possono essere maggiormente interessate da provvedimenti di sviluppo”.
Un aspetto, secondo il parlamentare abruzzese va sottolineato con forza: complessivamente il sistema previsto dalla manovra si rivolge soprattutto a persone e piccole imprese, che nel corso degli anni hanno maggiormente subito i colpi della crisi. “Tantissime aziende abruzzesi, professionisti e piccole imprese, troveranno giovamento dalla flat tax al 15%. Questo consentirà anche non l’emersione, ma l’eliminazione del lavoro nero, perché aprire una partita iva sarà più conveniente. Il reddito di cittadinanza che sarà una spinta al reinserimento nel mondo del lavoro, non un aiuto a chi vuol rimanere sul divano, porterà anche in Abruzzo a un potenziamento dei Centri dell’impiego, per gestire e indirizzare operativamente i nuovi flussi di persone verso lavori di utilità sociale in attesa dell’apertura delle imprese. Che arriverà con l’eliminazione della legge Fornero che è stata un vero e proprio tappo sulle ambizioni professionali dei giovani italiani”.
Con la detassazione degli utili aziendali per le società di capitali saranno liberate nuove somme da destinare ad ammodernamento è nuova occupazione.
Un sistema perfettamente saldato dunque, sottolinea ancora Bellachioma, che sarà ulteriormente sostenuto da quella pace fiscale non del 10% ma del 5% che libererà molte piccole imprese dal giogo di Equitalia.
L’operazione è coperta da fondi per sedici miliardi su Fornero e reddito di cittadinanza, un altro miliardo e mezzo è stato previsto per la flat tax, così come per dare sollievo ai tanti cittadini truffati dalle banche.
“Questa manovra è finalizzata al l’abbattimento del debito pubblico attraverso un circolo virtuoso che farà crescere occupazione, quindi i consumi e, di conseguenza la produzione. Nei prossimi giorni – aggiunge Bellachioma – incontreremo tutti i sindaci abruzzesi per spiegare con numeri e dati la legge di bilancio e per ascoltare le necessità di ordine generale dei loro territori che la Lega si impegnerà a sottoporre all’attenzione del Governo”.