TERAMO – I meno giovani ricordano quell’angolo con Piazza Verdi occupato per decenni, fino agli anni ’80, dal Centro Carni Aurelio: ricordano la prorompente figura di Aurelio Gelsomini, un omone che, per certi versi, incuteva anche timore, e ricordano la dolcezza di sua moglie, Elvira, minuta, cordialissima, ma per una vita intera sorridente e composta. Talvolta incrociavi dietro a quel bancone, ricco di ogni ben di Dio, una ragazza socievole e bella, pronta al sorriso ed alla cordialità. Era Adelina “Lina” Gelsomini.

Il 13 maggio del 1988 concretizzò la felice idea di occupare quella superficie per avviare la vendita di borse, soprattutto, ma anche di abbigliamento, di cappelli e di accessori vari, sempre e soltanto con marchi di prestigio: nacque così Wall Street, che nella nostra città “importò” da una delle tante fiere di settore, primo tra tutti, il famoso marchio Coccinelle. Ma c’è un’altra particolarità, quasi un’unicità, perché Wall Street ha avuto alle proprie dipendenze, ininterrottamente e per 25 anni, fino alla cessazione dell’attività, Marisa Di Giulio, divenuta anche lei una figura storica della città.

Tutto questo avrà un epilogo, naturale, alla fine di questo mese e ieri, i commercianti di Piazza Verdi, Via Muzi e del Corso Vecchio, hanno voluto rendere omaggio alla storica attività e alla sua prima chiusura della storia, ma definitiva. Non sono mancati un brindisi con distanziamento naturale, una targa strappalacrime per Lina e per la sua vita trascorsa a contatto con la gente e… tanti fiori.

Adesso è tempo anche di voltare pagina, di saper attendere il momento migliore per vivere la terza parte di una vita che lei ha saputo rispettare e dalla quale adesso, e giustamente, attende un pò di “resa”: in fondo godersi la famiglia, continuare ad essere orgogliosa di suo marito Alfredo, di suo figlio Luigiaurelio e della nuora, Alberta, ma soprattutto della piccola Mariasofia e della sorellina in arrivo, è un diritto. Sacrosanto.