Torna ‘Abruzzo dal Vivo’, la rassegna voluta e sostenuta la scorsa estate dalla Regione Abruzzo per rivitalizzare il tessuto sociale dei 23 comuni del cratere sismico abruzzese 2016-2017. E lo fa in uno scenario davvero particolare: quello natalizio.
“L’idea – spiega meglio in proposito Luciano Monticelli, consigliere Delegato alla Cultura della Regione Abruzzo – è quella di riproporre una formula che nei mesi estivi ha riscosso molto successo, consentendo anche a piccoli borghi quasi dimenticati di tornare a vivere grazie ai moltissimi turisti accorsi per godere degli spettacoli. Proprio da questa considerazione è maturata la volontà di fare altrettanto in un periodo in cui l’Abruzzo può contare anche sul turismo invernale, oltre che godere delle suggestioni tipiche di questo particolare periodo dell’anno”.
Gli appuntamenti della seconda edizione di ‘Abruzzo dal VivoWinter’, infatti, si snoderanno, questa volta dalla metà di dicembre 2018 alla metà di gennaio 2019. Ad arricchire gli spettacoli, dunque, l’atmosfera del periodo natalizio con tutto ciò che essa sa portarsi dietro.
“Il progetto – continua Francesco Di Filippo, direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo –, che prende vita grazie al finanziamento del MiBACper realizzare spettacoli dal vivo e grandi eventi nei centri colpiti dal sisma, ci permetterà nuovamente di assolvere a una duplice funzione: da una parte quella di essere sostegno per i soggetti culturali, animando nuovamente un circolo virtuoso di esperienze professionali, dall’altro quella di contribuire al rilancio di un cratere che fa fatica a decollare”.
“Sono certo – conclude il Delegato regionale alla Cultura – che il periodo natalizio scelto per dare vita a questa seconda edizione è il più giusto per la realizzazione di tale idea. Ciò che è accaduto nei mesi scorsi, con un coinvolgimento senza precedenti, ci dimostra che la formula può essere ripetuta e che il nostro territorio è ben lieto di accogliere progetti di tal genere. Ancora una volta pertanto torniamo a lavorare per dar spazio alla potenza della cultura come strumento di aggregazione e di crescita”.