Finisce 1-1 contro il Gubbio e va bene così, nel senso che gli ospiti hanno largamente meritato il pareggio, al termine di una gara nella quale i biancorossi erano pure andati in vantaggio al 18esimo, senza meritarlo, con una conclusione imparabile di Bacio Terracino, dal limite.
Non ci sono state fasi nelle quali si è avuta l’impressione che il Teramo potesse prendere in mano la partita, anzi la formazione di Sandreani ha sempre più, col passare dei minuti, comandato il gioco.
Peserà parecchio anche l’infortunio muscolare di Spighi nel primo tempo, che fa coppia con quello di Proietti contro la Samb: come dire che sia la forza che la corsa, al pari della qualità, lì in mezzo, latitano.
Nella ripresa, poi, lo squilibrio è apparso ancora più marcato, anche se il pari di Schiaroli al minuto 24 è sporco, nato da un corner, con la sfera cha ha ballonzolato per troppo tempo a due metri dalla porta.
Non c’è stata nessuna reazione vera da parte del Teramo: idee poche, condizione fisica inferiore agli avversari… insomma, un buon punto per la squadra di casa, che sa tanto di “Imola”.
Dovrà migliorare l’undici di Giovanni Zichella, che una cosa può farla da subito: si affidasse ad un undici titolare, e su quello, durante la gara, intervenga.
Magari con maggiore lucidità.
Al termine un deluso Luciano Campitelli dichiarerà: “Così non si va da nessuna parte”