TERAMO – Apertura il 24 ottobre con un récital di Beatrice Rana, giovane star mondiale del pianoforte.
“Le sono infinitamente grato – dichiara il nuovo direttore artistico Nazzareno Carusi – per aver voluto inaugurare lei la prima stagione concertistica da me firmata”.
Durante la conferenza stampa, alla presenza tra gli altri della Presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, dell’Assessore alla Cultura Andrea Core e dell’Assessore agli Eventi Antonio Filipponi del Comune di Teramo, il nuovo direttore artistico Nazzareno Carusi ha sottolineato innanzitutto la scelta del motto di questa stagione così particolare: “La nostra musica”.
“Nostra”, ha spiegato Carusi, “non tua o sua o vostra o loro o addirittura mia. Perché la prima persona plurale è quella che unisce, che ci abbraccia insieme. Ed è più che mai questo, il tempo di essere uniti. Cosa unisce, d’altra parte, gli uomini più della cultura, che è amore della loro stessa storia, di loro stessi, dunque, e della loro umanità, e sguardo gettato al più lontano orizzonte del loro futuro? Cosa li rende più fratelli? Cosa dona loro quell’abbraccio che, con l’Ode alla Gioia di Schiller, Beethoven fa esplodere come un sole nella Nona Sinfonia, quando il coro erompe in quell’Abbracciatevi, milioni! Questo bacio, al mondo intero!”?
Carusi si è poi soffermato sul cartellone e sulla qualità e varietà degli artisti e dei loro programmi, diversi e articolati, senza tacere delle terribili problematiche legate agli sviluppi della pandemia e al generale clima di grande incertezza, che rende complessa qualsiasi progettazione di ampio respiro. Per questo, come già altre Istituzioni italiane, la Riccitelli ha eccezionalmente deciso di presentare oggi nel dettaglio solo la prima parte della sua Stagione, quella che inizierà il prossimo 24 ottobre e si svolgerà fino a dicembre, monitorando con attenzione l’evolversi della situazione sanitaria. Le parole del Direttore artistico non hanno però mai dato segni di cedimento al pessimismo. “Perché – ha continuato infatti Carusi – mai come in questo momento è proprio la cultura e sono proprio tutte le sue straordinarie espressioni ad indicarci una strada certa di speranza e di luce verso il futuro”.
Non ci saranno dunque abbonamenti all’intera stagione, ma solo ingressi a biglietteria di volta in volta e, per quanto possibile, condizioni agevolate per i giovani fino a 18 anni e per gli studenti dei Conservatori abruzzesi e del Liceo Musicale “Delfico” della nostra città. Ci sarà comunque la possibilità di acquisto “a pacchetto” per chi vorrà comprare i biglietti di più concerti.
“Quello che non abbiamo voluto venisse meno – ha aggiunto Carusi – è l’attenzione agli artisti. E per questo abbiamo voluto mantenere adesso, e vorremo farlo nel corso di tutto il prossimo anno, gli impegni di scrittura presi dalla precedente direzione artistica del Maestro Cocciolito per quei concerti che sono stati cancellati a causa della chiusura per il Covid. Saranno tutti riprogrammati, perché nessun artista deve sentirsi escluso o subire più di quel che già non abbia subìto per colpa di questa tragedia planetaria. Lo dobbiamo alla loro storia e a quella della Riccitelli, al rispetto per loro e per il nostro pubblico, ai tanti amici che negli anni hanno accompagnato questa Società, nonostante e oltre tutto”.
“Sarà una Stagione diversa. Il Covid ha modificato le abitudini e il pensiero di tutti noi – ha dichiarato la presidente della Riccitelli Alessandra Striglioni ne’ Tori – ma non per questo dobbiamo rinunciare a quegli appuntamenti che arricchiscono la nostra comunità e la nostra vita quotidiana. Poter ascoltare un buon concerto, ora più che mai, ha un significato importante non solo per la qualità e il valore degli artisti ospitati ma, più ancora, per il nostro stesso essere comunità e il nostro voler mantenere i riferimenti, soprattutto culturali, che danno un senso a queste giornate così strane, potremmo dire in certo qual modo sospese”.
Concerto di apertura con Beatrice Rana, il 24 ottobre nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo. “Pianista della nuova generazione – ha sottolineato Carusi – ma già nell’Olimpo dei grandi del mondo, per genio artistico, profondità di pensiero, intelligenza di visione e virtuosismo tecnico. Le sono infinitamente grato per aver voluto inaugurare lei la prima stagione concertistica da me firmata”.
Importante la sezione dedicata a Beethoven, nel 250° anniversario della nascita. Due gli appuntamenti. Il primo, affidato a un altro grande pianista, Olaf John Laneri, vincitore della cinquantesima edizione del celebre Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano (II premio “con particolare distinzione”: il I premio non venne assegnato); e l’altro squisitamente cameristico con il Quartetto Adorno, al quale lo scorso anno, al Teatro La Fenice di Venezia, è stato assegnato il prestigiosissimo Premio “Una vita nella musica – Giovani”. Ancora musica da camera con l’ensemble Ars Lituanica Trio, progetto che ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia, in collaborazione con i Consolati Onorari Lituani di Palermo, Genova e Abruzzo nell’ambito del Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”. Poi, I Solisti Aquilani con il violinista Alessandro Milani e Luca Ranieri alla viola, entrambi “spalla” dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. E il violoncellista Alessio Pianelli, con Mario Montore al pianoforte.
Di tutt’altro tipo è l’appuntamento di dicembre con il trombettista jazz Fabrizio Bosso, in dialogo con la voce e il pianoforte di Sergio Cammariere. “E’ l’eccezione che conferma regola”, ha commentato Carusi, che poi ha aggiunto come “la presenza, nel nostro cartellone, di artisti grandi in altro genere musicale non vuole però intendere contaminazione, ma accostamento, vicinanza. Perché la contaminazione è come il mescolio di cose differenti, facendone così una pasta informe. Invece, l’accostamento, la vicinanza di altezze d’arte uguali per misura, seppure differenti per comunque amabile natura, rappresenta invece la possibilità, che dobbiamo assolutamente cogliere, del fatto che la luce dell’una illumini l’altra e viceversa”.
Infine, degli appuntamenti da gennaio in poi Carusi ha dato solo un’anticipazione, ma molto significativa: “Ho pensato di affiancare ai consueti concerti una serie di incontri con personalità della cultura che intervengano sul tema della Bellezza, declinandolo in rapporto al proprio campo d’elezione, anche molto differente fra di loro. Perché soprattutto oggi, con quel che di drammatico ci succede intorno, sono convinto che il riflettere, l’accostarsi alla Bellezza che ci è data in dono dalla nostra storia, dalla nostra civiltà e dalla nostra umanità, coi suoi mille e mille volti anche contrastanti, possa essere di stimolo alla consapevolezza feconda di quanto grande e straordinario sia comunque l’orizzonte della nostra vita, che poi coincide spesso con l’orizzonte ultimo delle grandi partiture musicali. E di quanto, troppo spesso, di lei dimentichiamo”. Saranno dunque ospiti della Riccitelli e dialogheranno in pubblico con lo stesso Carusi, Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, presidente della Casa Editrice Longanesi e vicepresidente della Società Dante Alighieri; Mons. Federico Gallo, direttore della Biblioteca Ambrosiana; Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; e lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.
Al termine della conferenza stampa, Carusi e la presidente Striglioni hanno ringraziato con sentita partecipazione ilVescovo della Diocesi di Teramo – Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, che continua ad aprire alla musica le porte della bellissima Cattedrale di questa città, il Rettore dell’Ateneo teramano, Prof. Dino Mastrocola, che si è impegnato personalmente per la disponibilità dell’Aula Magna dell’Università, risolvendo non senza fatica un problema che sembrava di difficilissima soluzione, la Presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante che non ha voluto far mancare la sua presenza come la Regione Abruzzo, il Comune di Teramo e la Provincia di Teramo, da sempre al fianco della Riccitelli,
Come dire, prendendo spunto dalle riflessioni del Maestro Carusi, che anche le istituzioni si sono unite, si sentono vicine, strette fra di loro, e procedono insieme per accompagnare un momento sociale e civile davvero difficile per tutti.
Agli appassionati e agli amanti della musica, agli amici della Riccitelli, l’appuntamento ai nostri Concerti per continuare insieme un percorso di 43 anni di storia e di ideali.