TERAMO – Comprendiamo bene che i tanti comunicati e le varie posizioni di pensiero di gruppi e di tifosi, totalmente ignorati dalla società, stiano diventando un inutile e fastidioso tormentone per qualcuno, ma deve essere chiaro a tutte le componenti interessate che il calcio e il Teramo Calcio non sono una proprietà esclusiva ma un bene di tutti, indipendentemente dalle risorse economiche, morali, passionali e professionali di ciascuno.

Non entriamo nel merito delle norme anti-Covid adottate dalle istituzioni come misura di garanzia per il bene della collettività, ma vogliamo osservare che resta del tutto incomprensibile la motivazione per la quale i ragazzi della Curva sono costretti, nonostante la chiusura degli stadi e degli impianti sportivi, ad andare a garantire la loro presenza e firma negli uffici della Polizia di Stato.
Incompressibile è un termine elegante ed un invito affinché coloro che ne hanno l’autorità, riescano a comprendere che trattasi di un provvedimento rigido da rivedere nelle misure di chiara ragionevolezza.

Riguardo alla posizione nei confronti della società – legate ad una storia che ci appartiene – siamo stati sempre attenti alle vicende del nostro Teramo con la dovuta distanza per le vicende non di nostra pertinenza.
Distanza compensata, però, dalla grande passione che ci coinvolge.

Lontani dalla nostra scuola di pensiero passionale, ci siamo anche resi eccezionalmente disponibili ad un incontro, richiestoci dalla società, ascoltando pazientemente e cercando di garantire – nonostante alcune affermazioni assolutamente non condivisibili – la dovuta serenità alle componenti tutte. Non è bastato.

E’ chiaro che si stiano evidenziando posizioni inaccettabili che ci costringono, nostro malgrado, a non esimerci dal reprimere un forte disappunto su atteggiamenti che non garantiscono la serenità necessaria, sempre richiesta.

Raccogliere con garbo l’invito a collaborare economicamente – anche in un momento così difficile per le comuni famiglie e per i ragazzi in gran parte in cerca di occupazione – per mezzo dell’abbonamento (anche consapevoli di una possibile non partecipazione) e constatare che nel settore distinti, riservato STORICAMENTE AI CLUB ORGANIZZATI (distinti centrali), la società ha adottato una differenziazione di costo sostanziale, al solo fine di raccogliere qualche euro in più: è INACCETTABILE.
Ma non si tratta di una sola questione di costi… trattasi di RISPETTO.

Per chiunque della società non dovesse averne memoria, puntualizziamo che i tifosi dei club organizzati non hanno mai chiesto privilegi rispetto ad altri, ma solo RISPETTO all’APPARTENENZA.

Questo segnale ultimo dà il senso di quanto distacco la società mostri nei confronti dei tifosi e degli appassionati, ora più che mai si riesce a comprendere l’uso di quel termine “clienti”, freddo e insensato…

I fornitori, noi, ce li scegliamo!
Il Teramo non è una scelta, ma un qualcosa che ci appartiene e che abbiamo nel nostro cuore, indipendentemente dalla guida amministrativa e dalle categorie sportive.

Lasciando libero ed indipendente ciascun socio sulle scelte future, il club, istituzionalmente, NON ADERIRA’ alla campagna di sostegno per le motivazioni sopra riportate.

Ci auguriamo possa esserci con la società un vero e serio confronto costruttivo, privo di minacce ed imposizioni ed alla presenza di tutte le componenti – nessuna esclusa – per il bene, ma soprattutto per il rispetto, dovuti al nostro Teramo… ai nostri colori