Non è una situazione che si sia aggravata in 24 ore; già il 2 agosto, a Teramo, c’era stato un ricovero nel reparto infettivi del Mazzini. Non era certamente quella una situazione da dover mettere sul chi vive un’intera comunità, ma ci chiediamo se sia stato opportuno richiamare tutti alle massime cautele del post-Covid quando i ricoveri sono diventati 21!
La sanità abruzzese in primis, incluse le quattro Asl, non comunicano come dovrebbero: siamo dinanzi ad una infezione che ci coinvolge, potenzialmente, tutti, nessuno escluso. Necessita una sola linea guida, pertanto, trasparente ed immediata.
La conferenza stampa della Asl di Teramo ha fotografato, quasi d’incanto ed in maniera impietosa, una situazione forse non allarmistica ma certamente non tranquilla e comunque molto seria.
Invece di metterci nella condizione di fare, giornalmente, anche gli “investigatori”, così come siamo costretti a fare, perché non ci si organizza per avere sempre, giornalmente, un quadro complessivo ufficiale e certo? Non migliorerebbe anche la sensibilità ed il livello d’attenzione di tutti?
Oggi queste cose le scriviamo, ma in precedenza erano state chieste vanamente e più volte: oggi non vogliamo pensare che giovedì riapriranno, o riaprirebbero, le scuole…