TERAMO – Fossimo in campionato non faremmo salti di gioia, ma fortunatamente non lo siamo, anzi asseriamo che il modulo del primo tempo contro la Fermana (gara persa 1-2 ma chiusa in vantaggio al riposo), dà necessarie garanzie. E’ piaciuto non poco, infatti, il 4-2-3-1 della prima frazione, con Lewandowski in porta, Cancellotti, Diakite, Soprano e Tentardini in difesa, ArrigoniSantoro davanti a loro e dietro alla triade IlariCosta FerreiraBombagi, pronti a supportare l’unica punta Pinzauti.

Note di merito per Diakite e per Santoro, con l’ex Agnonese che ha giocato benissimo anche da centrale, in coppia con Soprano, e per Santoro che ha ribadito, con forza, la propria crescita tecnica e tattica, nonostante un brutto fallo subito dal solito, rude Comotto, a metà frazione: oggi i due biancorossi sono da considerare i punti di forza della squadra.

Il primo tempo chiuso in vantaggio (Costa Ferreira dopo 6 minuti a margine di una combinazione tra Ilari e Pinzauti) ha visto i biancorossi rendersi pericolosi anche con Ilari (tiro di poco alto alla mezz’ora) e con Pinzauti (controllo in area e giravolta, di un niente fuori al 32°).

Nella ripresa Paci rivoluziona inizialmente i 6/11 della squadra: entrano Trasciani (Diakite), Cianci (Pinzauti), Viero (Arrigoni), Cappa (Costa Ferreira), Mungo (Ilari) e Lasik (Santoro). Nessuno dei nuovi avrebbe strappato un solo applauso, fosse stato possibile, mentre la Fermana ne avvicenda due e cambia la partita, dopo aver trovato casualmente l’immeritato pari,  in mischia, con Cognigni (46°) dagli sviluppi di un calcio d’angolo.

Il “nuovo” Teramo, in campo con il 4-4-2, si rende pericoloso in una sola circostanza con Mungo servito da Cappa, ma l’ex cosentino la gioca di fino, superando sì l’inossidabile Ginestra, ma con un pallonetto lento che viene ricacciato da un difensore. In realtà la partita la fanno più i canarini, quasi sempre in pressing alto, creando enormi problemi ai biancorossi.

Paci lo comprende e butta nella mischia anche Di Matteo per Tentardini e Celentano per Cancellotti e, successivamente, Iotti e Birligea per Soprano e Bombagi: niente da fare. Il Teramo non riesce più a costruire nulla, anzi perde la gara quando il neo entrato portierino Mejri (dal 30° per Lewandowski) la combina grossa, sbagliando completamente i tempi dell’uscita, a gara praticamente finita, su una punizione di Bigica. Per Cremona è facile depositarla nella porta sguarnita, di testa.

Risultato giusto? Probabilmente no, ma non è con le sconfitte e con i pareggi che si genera autostima.

Nel post-gara arriva la nota della società sulla cessione di Cristini alla Samb, come ekuonews aveva anticipato.

La S.S. Teramo Calcio rende noto l’avvenuto trasferimento a titolo definitivo alla S.S. Sambenedettese del difensore Cristini che, nella stagione passata, aveva totalizzato 24 presenze in maglia biancorossa. Ad Andrea, nel ringraziarlo per l’impegno profuso in questi mesi, l’augurio per un prosieguo di carriera denso di soddisfazioni – Ufficio Stampa