TERAMO – Più volte, nel recente passato, il difficile rapporto professionale del Teramo Calcio con la stampa, non tutta, ha dato l’impressione che potesse registrare dei miglioramenti. Pura illusione, non è così: resta l’auspicio che possa ancora accadere, ancor di più dinanzi ad una nuova stagione sportiva e a nuovi programmi, ma è il Teramo Calcio a doversi chiedere se lo voglia davvero.

Dalla nostra parte, parliamo esclusivamente per noi, c’e’ sempre stata la massima disponibilità, avendo accettato, e anche subito, le condizioni unilateralmente poste dal sodalizio biancorosso. Quel che non si può accettare, però, va detto: non accettiamo, ma subiamo ancora una volta, stavolta tutti, il fatto ultimo, registrato in occasione del raduno. Ci è stato ufficialmente scritto che, per ragioni sanitarie, non si sarebbe potuto sostare neppure nell’area antistante il Bonolis! Macchè!

Ovunque si è verificato e si verifica il contrario: potremmo citare 10, 100 esempi… Addirittura nel ritiro del Napoli “…sia agli allenamenti che alle due partite amichevoli, delle quali una proprio con il Teramo, potranno assistere fino a mille spettatori in quanto, per garantire il distanziamento minimo di sicurezza interpersonale di almeno un metro, è stata ridotta la capienza di ciascun settore dello stadio Patini di Castel di Sangro“. Diventa poi addirittura anacronistico ricordare che, qualche giorno addietro, lo stesso Teramo Calcio aveva indetto una conferenza stampa all’interno del Bonolis!

Tutto ciò non è tollerabile, perché non è rispettoso delle persone e del lavoro altrui, perché non è assolutamente bilanciato dalle produzioni interne, evidentemente ottime per il sito del club, perché è un diritto della città e della tifoseria leggere o ascoltare pareri diversi, perché, ed è l’aspetto che maggiormente fa “incazzare”, non è vietato da niente e da nessuno.

A vietarlo è il Teramo Calcio, questo sì, ma non è comunque accettabile, o almeno non lo è più: come noto, a tutto c’è un limite.