MONTORIO AL VOMANO (TE) – Nessun passo indietro da parte di nessuno, ma che a distanza di appena due anni si possa affermare che il PD di Eleonora Magno, che avrebbe dovuto presentarsi alle elezioni compatto in realtà non lo sia, è un fatto. Alessandro Di Giambattista di voti, al PD, ne toglierà, così come proverà ad attingerne ovunque. Da questa angolazione il centro destra di Fabio Altitonante, nome nuovo, politicamente per il solo “suo” territorio, ha avuto una linea meno tortuosa, o meglio, seppur tortuosa è riuscito a confluire, alla fine, sulla strada maestra. Traduzione: se la situazione non è identica, è molto simile a quella che si registrò nella tornata precedente, con i risultati che ne conseguirono.
A questo punto entreranno in gioco le liste. Saranno i 36 a fare la differenza, considerando che tutti i candidati a primo cittadino, ciascuno per le loro qualità e peculiarità, darebbero vita ad una competizione vera, quasi da punto a punto, senza un vero favorito. La prossima sarà la settimana che scoprirà le ultime carte, perché entro sabato 22 dovranno essere consegnate le liste; i rumors narrano di un gran lavoro da “dietro le quinte” da parte di chi qualche problemino, nel presentarsi con nomi “sicuri” ed affidabilissimi, l’avrebbe…
E’ la politica di oggi che è così: è cambiata, anche radicalmente. Contano le persone più che gli ideali, la forza “contrattuale” più di quella dei programmi. E contano anche i soliti noti, quelli che non ci sono ma che ci sono sempre. Quelli che qualche schiaffo lo vanno pure prendendo, di questi tempi.