TORTORETO – Vertenza Betafence: a Tortoreto Lido va in scena la fiaccolata dei 155 lavoratori a rischio dell’azienda vibratiana che produce recinzioni. Sindacati e operai chiedono soluzioni urgenti alla politica per aprire la vertenza al Mise. La proprietà in mano ad un fondo internazionale vuole chiudere lo stabilimento tortoretano per delocalizzare il tutto in Polonia.
“La politica non può ignorare quelle fiaccole“, ha detto il Segretario interregionale della della Fim Cisl Marco Boccanera, “155 torce accese e dietro ognuno di essa una persona. Non si gioca più, da inizio anno contando ATR, Selta,Veco e ora Betafence 500 posti persi nell’industria e siamo solo a metà anno”.
TORTORETO – Gabriele Testardi ed Antonio Errico, rappresentanti sindacali della Fiom Cgil e della Fim Cisl, nell’azienda Betafence di Tortoreto lanciano un appello, un messaggio a poche ore dalla manifestazione in programma questa sera nella rotonda Carducci a Tortoreto (alle ore 21). “Ci ritroviamo in una realtà surreale, un’azienda sana che un Fondo inglese vuole chiudere per delocalizzare in Polonia. Stasera saremo in massa lungo il lido di Tortoreto e chiediamo l’appoggio delle istituzioni. Invitiamo la politica a partecipare ma vogliamo i fatti non le solite passerelle. Noi dipendenti della Betafance pretendiamo che portino a compimento i loro impegni, essendo incisivi”.
Il tempo scorre, e serve un documento comune da da trasmettere poi al Ministero per lo Sviluppo Economico per l’apertura della vertenza. Ricordiamo che attualmente lo stabilimento della Betafence ha 155 lavoratori. “Ci vuole un atto di coraggio da parte di tutti, ma questa vertenza non ha cappelli partitici. Presto porteremo questa vertenza anche a Giulianova”.