L’AQUILA – “Combatteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione il progetto di legge (n. 135/2020) intitolato “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 18/1983 e n. 11/1999 e misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica che approderà in Consiglio mercoledì, non permetteremo che la proposta passi, perché si tratta di un testo che cela, neanche tanto velatamente, il tentativo di deregulation del governo del territorio, che invece da tempo chiede e aspetta una nuova legge adeguata e soprattutto condivisa con tutti i soggetti portatori di interesse”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci e il vice Presidente della Commissione II Antonio Blasioli, il quale già in commissione ha votato contro.
“Non si tratta affatto di misure urgenti e temporanee di semplificazione, come si legge nel testo, nei 13 articoli della proposta abbiamo rinvenuto un vero e proprio tentativo di cambiare in peggio i connotati del paesaggio, sdoganando cemento e aperture privatistiche, bypassando controlli e procedure in variante e realizzando decisioni calate dall’alto che delegittimano gli organi competenti – avvisano i consiglieri- Non possiamo consentirlo, perché da tempo stiamo lavorando con tutte le voci competenti e gli ordini professionali per trovare la migliore composizione possibile di una nuova legge urbanistica del territorio, di cui la nostra Regione ha assoluto bisogno.
Sotto la giustificazione della pandemia, si sta cercando invece di portare avanti una vera e propria riscrittura della legge urbanistica, anziché mettere in cantiere una legge organica, come l’assessore Campitelli qualche mese fa, sollecitato dalle tante voci che si stanno levando contro questa proposta di legge, si era impegnato a fare. Invece l’elefante ha partorito un topolino, ma molto furbo, perché approfitta della situazione post pandemica per esautorare le residue competenze delle Province in materia di governo del territorio, senza peró definirne i nuovi ruoli e obiettivi; per allargare la casistica delle varianti ai piani urbanistici comunali vigenti; per modificare le disposizioni del PRG con un semplice atto di giunta, esautorando la competenza che è del Consiglio; per consentire un utilizzo del suolo in deroga alle disposizioni vigenti, per consentire anche un utilizzo diverso degli immobili rispetto al titolo vantato. Insomma, una proposta che sembra non avere altra visione che quella di cambiare le regole vigenti, facendolo senza una discussione che coinvolta ordini, associazioni e portatori di interesse e soprattutto senza una visione organica, com’è capitato con altri provvedimenti legislativi adottati dal governo regionale di centrodestra.
Non basta, oltre a rischi concreti, dettati forse da interessi che non conosciamo, ma che di certo non rappresentano la comunità, la proposta è un susseguirsi di previsioni ambigue che possono alimentare speculazioni e provvedimenti selvaggi, nel nome della rigenerazione urbana e di un nuovo utilizzo del territorio, che di sostenibile sembra non avere proprio niente.
Faremo un ostruzionismo forte, invitando la maggioranza a fermare il disegno e a concepire una vera legge organica per il territorio, con un progetto lungimirante e condiviso. Non è pensabile dare sponda a pratiche illegittime che non portano né sviluppo, né ricchezza, né una bellezza che bisognerebbe cominciare a coltivare al posto di interessi altri”.