NERETO (TE) – Ritengo di dover intervenire nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ognuno.
Il Sindaco e l’amministrazione comunale hanno onorato gli impegni relativamente alla gestione dello Stadio, riproponendo, fino ad oggi, una gestione con evidenti criticità formali e sostanziali e con oneri economici (lavori, utenze, canone) facilmente riscontrabili con assoluta trasparenza. Lo abbiamo fatto per contribuire e supportare società e tifoseria.
Altro, al Sindaco, non si può chiedere, perché le composizione societarie e i cosiddetti assetti non sono aree e spazi di competenza del primo cittadino. Su queste dinamiche non sono mai entrato e mai entrerò, lo dico a chi mi conosce poco: non amo farmi tirare per la giacchetta e soprattutto ho una certa ritrosia nell’intromettermi in cose non di mia competenza.
Parimenti, naturalmente, non gradisco invasioni di campo all’incontrario, ossia in quelle che sono le mie funzioni istituzionali.
Per queste funzioni la cittadinanza mi ha eletto e paga il mio compenso. Non per altro.
Il Nereto Calcio si è ritrovato in Eccellenza grazie al Presidente Filippo Di Antonio e al titolo della Virtus Teramo. Di questo lo ringrazio anche per gli oneri finanziari, e non, fin qui sostenuti.

Detto questo, personalmente ritengo, in generale, che i progetti, tutti, anche quelli sportivi, necessitano di programmazione e sostenibilità. Il Sindaco amministra una Comunità (nel nostro caso partendo da condizioni di certo non idilliache, problemi e criticità note del Comune di Nereto che stiamo risolvendo non con poche fatiche).
Auspico che si possano trovare soluzioni e/o ricomposizioni per il bene del Nereto Calcio, individuando quale progetto è praticabile e sostenibile finanziariamente e, soprattutto, mettendo al centro il settore giovanile.
Resto a disposizione nel rispetto dei suddetti principi. Il Sindaco