ALBA ADRIATICA – La questione sicurezza non potrà più essere confinata entro mura comunali e nemmeno considerata un affare esclusivamente dello Stato come propagandato dalla vecchia cultura politica locale.

Il mancato impiego dei vigili urbani dopo le ore 22.00 (come accade anche a Tortoreto) è un fatto gravissimo che da una parte evidenzia la totale incompetenza delle Amministrazioni degli ultimi anni di Alba Adriatica dall’altra riconosce, almeno a parole, che occorre potenziare il servizio di controllo del territorio.

I problemi derivano da un approccio oramai superato e localistico. Al riguardo è utile comparare i bilanci dei comuni vicini e soffermarsi sulla voce “Ordine pubblico e sicurezza” (spese per il servizio di Polizia Municipale) per scoprire che, in base agli ultimi dati disponibili sul sito openbilanci.it, il comune di Alba Adriatica negli anni ha tagliato del 5% le risorse alla P.L. mentre Tortoreto le ha incrementate del 23% e Martinsicuro del 29%!  In altre parole Tortoreto per la sicurezza locale spende circa  €55 pro-capite, Martinsicuro €47 mentre Alba Adriatica €42, quando appena quattro anni fa registrava l’indicatore migliore.

Crediamo che queste scelte siano dettate dal fatto che l’Amministrazione comunale ignori l’incidenza delittuosa della costa in rapporto alla provincia. Ad Alba Adriatica e Tortoreto, per esempio viene denunciato lo stesso numero di delitti del comune di Teramo nonostante i residenti siano meno della metà in una superficie sette volte più piccola e con un numero assai ridotto di forze dell’ordine. E considerando la contiguità e le piccole dimensioni dei comuni costieri la situazione si aggrava ulteriormente osservando le statistiche di territori a noi funzionali come Giulianova, Martinsicuro e San Benedetto del Tronto!

E dai dati a disposizione il fenomeno non è dovuto soltanto alla stagione estiva.

Pertanto sulla falsariga del protocollo sulla sicurezza, rinnovato ogni estate dai sindaci della costa, ci chiediamo perché non si sia ancora provveduto a costituire un corpo di Polizia Locale intercomunale (gestione associata) come avviene in altre parti d’Italia in modo da razionalizzare le spese e ottimizzare l’impiego del personale. Anche perché armare i vigili, formarli e addestrarli periodicamente richiede dei costi strutturali che occorrerà mettere a bilancio così come le risorse per straordinari, orari notturni e rinnovo dell’equipaggiamento e del munizionamento che ovviamente hanno una scadenza. E magari prevedendo una convenzione Stato/Regione e la possibilità di formare i nostri vigili attraverso un corso ad hoc presso la scuola della Polizia di Stato di Pescara, la migliore in Italia per quanto riguarda il servizio di controllo del territorio.

Dispiace constatare infine che la nostra richiesta sul controllo del vicinato – siamo stati i primi in provincia a proporlo – non venga ancora considerata a differenza di Tortoreto, tuttora l’unico centro ad applicarlo.