TERAMO – Non si abbassa la guardia di CGIL, CISL e UIL sulla crisi occupazionale, ma non solo, che investe la provincia di Teramo. Dopo l’iniziativa lanciata due settimane fa, hanno presentato questa mattina in Provincia, un documento non a caso chiamato “Le nostre idee” col quale contribuire a una riprogettazione del territorio.
Un documento che solleciti la collaborazione di tutte le parti in causa, ha detto Giovanni Timoteo (CGIL), dalle istituzioni, alle associazioni e alle rappresentanze politiche, per costituire tavoli settoriali che impegnino a una progettazione seria e concreta.
Otto i punti chiave del documento, relativi al turismo, alle infrastrutture e reti, all’edilizia, al credito, alla sanità, alle aree interne e al welfare e contrattazione sociale, sui quali aprire una fase serrata di confronto.
Il momento è, nei numeri, decisamente drammatico, ha illustrato Fabio Benintendi della CISL: relativamente alla disoccupazione nella nostra provincia, solo nelle ultime due settimane sono state inoltrate 2000 domande di NASPI.
E non può considerarsi il Covid la causa di questa crisi, perché l’emergenza sanitaria ha solo aggravato una situazione già drammatica, precisa Fabrizio Truono (UIL) e, aggiunge, le problematiche sono tante e vanno sfruttate le potenzialità del territorio, dalla valorizzazione delle infrastrutture all’ammodernamento del fattore ambientale soprattutto per le aree interne che si vanno spopolando. “Dobbiamo mantenere giovane la nostra provincia”, conclude.
ASCOLTA TIMOTEO, BENINTENDI E TRUONO