PESCARA – “Affermare che la Edison debba provvedere alla bonifica delle discariche 2A e 2B è ormai una ovvietà. È il Consiglio di Stato ad averlo statuito recentemente. Ma se la stessa non provvede e non intende provvedere, come ha dimostrato presentando l’ennesimo ricorso in cassazione per opporsi nuovamente a questo obbligo, tocca al Ministero dell’Ambiente, responsabile del procedimento, dapprima diffidarla e, se il ritardo persiste, far bonificare le aree da un terzo, accollando i relativi costi alla Edison.

Questo è il percorso corretto che va seguito e che ci viene indicato dal Codice dell’Ambiente. Perciò continuo a non comprendere come mai la consigliera Marcozzi si ostini a proporre soluzioni a dir poco bizzarre, oltreché inutili, secondo le quali la Regione dovrebbe interloquire e indirizzare le sue doglianze alla Edison. In che modo la Regione potrebbe convincerla ad attivarsi? E perché la Consigliera non pretende, invece, la immediata soluzione dal Ministero? È unicamente questo il motivo per il quale noi puntiamo il dito verso il Ministro Costa, perché di fronte alla inerzia della società obbligata, spetta al pubblico intervenire per assicurare la immediata tutela degli interessi collettivi connessi: la salubrità dell’ambiente e la salute pubblica.

Con rammarico torno a precisare ulteriormente gli aspetti relativi alla Edison e al Ministero competente, forse risultati finora poco chiari, o si è fatto finta di non comprenderli, o ancora peggio si è scelto di ignorarli. Bisogna dire a chiare lettere che se oggi la bonifica delle discariche di Bussi non è stata ancora realizzata è perché il Ministero due anni fa, dopo aver aggiudicato in via definitiva la gara per la relativa bonifica, non ha mai proceduto alla sottoscrizione del contratto e a far eseguire i lavori nonostante fossero disponibili 45 milioni di euro ad essi dedicati. Due anni di immobilismo ingiustificato e dannoso che addirittura oggi si concludono con la espressa e pericolosa volontà del Ministero, che la Marcozzi tanto difende, di cancellare la gara espletata sulla base di motivazioni rivelatesi per di più infondate, di rispedire indietro i fondi e di attendere che la Edison adempia bonariamente.

Oggi purtroppo è certificato che se la Edison non provvede e inspiegabilmente neppure il Ministero, i cittadini di Bussi e dell’intera Val Pescara sono condannati ingiustamente a sopportare ancora a lungo le rovinose conseguenze di una contaminazione che non viene ancora rimossa.

Mi auguro, una volta per tutte, che la Consigliera 5 Stelle spenda d’ora in avanti le sue energie per convincere il Ministro Costa, del suo partito, a far sottoscrivere subito il contratto e a far realizzare velocemente la bonifica, invece di girare intorno al problema e difendere l’indifendibile. Non c’è più tempo da perdere! “.

La nota del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa.