Il Comune di Cappelle sul Tavo ha sospeso l’erogazione a domicilio dell’assistenza scolastica. Il Comune di Spoltore, capofila dell’unione dei comuni, non è in grado di dare informazioni specifiche.

Il cliché è sempre lo stesso: burocrazia dilagante e diritti calpestati. L’ennesima denuncia da parte di una famiglia con un bambino autistico di 6 anni che ha perso all’improvviso l’assistenza scolastica a domicilio.
Francesco fruiva fino al 14 maggio delle 10 ore settimanali di assistenza grazie al servizio erogato dal Comune di Cappelle sul Tavo.

Tale servizio, attivato a domicilio dal 4 maggio dopo l’emergenza covid è stato bruscamente sospeso senza alcuna comunicazione formale da parte del comune.

Da indiscrezioni sembra che il servizio sia stato sospeso per alcuni chiarimenti richiesti da cooperative e sindacati che hanno addirittura investito il Prefetto. Unitamente alla famiglia abbiamo cercato di ricostruire l’accaduto ma la difficile relazione con gli enti (se non sei residente non possiamo darti le carte) e le difficoltà negli spostamenti non ha reso possibile completare la ricerca.

Ad ogni modo appare paradossale che un servizio fondamentale come l’assistenza scolastica, peraltro attivata a domicilio dal 4 maggio, venga sospeso senza una motivazione
oggettiva e senza una comunicazione formale. Allo stesso modo è singolare che in molti comuni è garantita e fruibile a domicilio mentre nel comprensorio dell’unione dei comuni il cui capofila è Spoltore si manifestino queste difficoltà. Il servizio di assistenza scolastica è fondamentale per assicurare a bambini con difficoltà l’inclusione scolastica, specie in questo periodo che ha stravolto la loro vita quotidiana. Un diritto ineludibile tutelato dalla Costituzione dovrebbe essere immune da interpretazioni differenziate e da spicciola burocrazia. Le necessità di questi bambini, e le situazioni in cui vivono le loro famiglie, viene sempre messo in disparte, non tenendo conto del peso che sono tenuti a sostenere abbandonandoli a loro stesse.

Francesco ha bisogno di questa assistenza. Confermata e ribadita dall’art. 109 del decreto rilancio questo servizio permette a Francesco di partecipare alle lezioni senza
l’assistenza della famiglia. Oggi stesso abbiamo diffidato il comune e gli enti coinvolti affinché ripristino immediatamente il servizio. Basta intaccare i diritti dei più deboli. Non
possiamo più fare passi indietro e cancellare decenni di battaglie per la leggerezza delle istituzioni.

 

Autismo Abruzzo Onlus