TERAMO – “Apprendo la notizia della nomina di Davide Calcedonio Di Giacinto nel C.d.A. dell’IZSAM non con sorpresa o meraviglia, visto che tutto oramai lasciava intuire questa conclusione, ma sicuramente con forte rammarico, dovuto al fatto che, seppur tentate tutte le vie diplomatiche e politiche, non sono riuscito ad impedire al mio schieramento di centro-destra di commettere quello che ritengo essere un gravissimo errore. Infatti non riesco ancora a capacitarmi di come le forze politiche di maggioranza della regione Abruzzo, con a capo il Presidente Marsilio, siano state sorde ed inerti ai numerosi appelli provenienti da tutta la categoria dei Medici Veterinari e non solo.

Seppur coinvolto direttamente nella procedura che avrebbe portato alla nomina di componente il C.d.A. dell’IZSAM, questa vicenda, per la sua gravita?, ha ben presto travalicato la questione personale, diventando per me una battaglia di principio per il rispetto della legge, in particolare la Legge Regionale e le norme statutarie dell’Ente, che prevedono una laurea magistrale ed una “comprovata professionalita? ed esperienza in materia di sanita? pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti”.

Tutta la categoria veterinaria e? sgomenta per il disconoscimento professionale sortito nel sostenere che nessun Medico Veterinario, tra i candidati, abbia quei requisiti previsti e di contro considerare tali requisiti ipse dixit in capo ad una persona esercente professione forense.
Inaccettabile il giudizio della politica verso una professione che ha dato, in termini professionali e personali, le migliori energie ed intelletti ad un Ente che oggi da? lustro alla sanita? pubblica veterinaria ben oltre i confini regionali e nazionali, distinguendosi brillantemente anche in occasione della recente pandemia da Coronavirus.

Il sottoscritto esprime vivacemente, sebbene in maniera composta, il proprio dissenso e quello dell’intera categoria dei Medici Veterinari alla quale appartengo, non gia? come mera difesa della figura del Medico Veterinario, ma quale tutela del sacrosanto diritto di avere a capo di un Ente, che esprime al massimo grado le scienze veterinarie, una figura professionale che fa della sicurezza alimentare e sanita? pubblica prerogativa quotidiana del suo lavoro. Appare di tutta evidenza la volonta? del legislatore, laddove ha preteso tra i requisiti per accedere al C.d.A. la “comprovata professionalia? nella materia della sanita? pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”, vale a dire “esercitare tale attivita? come professione”, di circoscrivere la discrezionalita? dei pubblici poteri all’interno del perimetro tecnico-scientifico delle professioni sanitarie.

Solo un Medico Veterinario di comprovata esperienza puo? garantire quelle capacita? di indirizzo, coordinamento e verifica che sono necessarie per un Istituto Zooprofilattico quale quello dell’Abruzzo e del Molise.
Al sottoscritto a questo punto, come al mugnaio della celebre vicenda narrata da Broglio, di un antico sopruso perpetrato da un nobile, non resta altro che chiedersi: “ ci saranno pure dei giudici a Berlino!”.

Ho sperato fino all’ultimo di poter evitare questa pessima esposizione alla maggioranza di centrodestra, che ho sostenuto convintamente nelle ultime Regionali, ma, per il rispetto che nutro per il valore della Legge, cio? e? oramai inevitabile, anche se questo triste episodio non mi indurra? certo a cambiare schieramento politico, anzi, cerchero? piu? tenacemente di prima di impegnarmi per far si? che questi errori non si ripetano in futuro “.

Cosí in una nota il Dott. Pietro Enzo Di Giulio.