PESCARA  – «Esprimo gratitudine agli operatori sanitari e ai dirigenti amministrativi della Asl di Pescara per il lavoro svolto durante l’emergenza epidemiologica. L’azienda pescarese ha dovuto gestire in Abruzzo i 2/3 dei malati di coronavirus», ha ricordato l’assessore alla sanità Nicoletta Verì durante la cerimonia di consegna dei primi 32 posti letti (di cui 11 di terapia intensiva), dei 181 previsti dal capitolato, nel Covid Hospital di Pescara. Già domani, secondo quanto comunicato dalla ditta esecutrice dei lavori, la Omnia Servitia Srl, saranno riconsegnati altri 18 posti. «Questa inaugurazione non avviene per caso, dietro c’è una programmazione – ha osservato l’assessore Verì -. Abbiamo avuto la capacità di moltiplicare i posti di terapia intensiva durante l’emergenza per curare i malati Covid. La Regione Abruzzo ha saputo dare risposte efficaci. Gli ospedali Covid sono fondamentali, soprattutto nella Fase 2, perché dobbiamo consentire alle strutture sanitarie di tornare a svolgere l’attività ordinaria: immaginate la cura dei malati di tumore. Non possono ancora attendere. All’inizio della pandemia si era ipotizzato di realizzare strutture provvisorie all’esterno degli ospedali – ha aggiunto l’assessore -, io mi sono opposta perché il malato di coronavirus ha bisogno di cure particolari. E siamo stati i primi a istituire le Usca sul territorio regionale come punto di riferimento ai malati di coronavirus. Voglio ricordare che non siamo ancora usciti dalla pandemia – ha concluso – e pertanto dobbiamo fare attenzione e rispettare i protocolli sanitari».