L’AQUILA – “Di fronte all’ormai conclamata inerzia del Governo regionale, raccogliamo l’ennesimo grido di dolore delle organizzazioni economiche e sindacali, che denunciano con forza una realtà incontrovertibile: dall’inizio dell’emergenza e fino a questo momento da Marsilio e dalla sua maggioranza non è arrivato nulla per le imprese e per i lavoratori abruzzesi. Non è bastata nemmeno una vicenda drammatica come la pandemia per dare la sveglia a un Governo regionale che dal suo insediamento non ha brillato per altro che per la sua lentezza”: lo dichiara Daniele Marinelli, responsabile economia e lavoro del Partito Democratico abruzzese.
Per Marinelli “in una fase critica, che avrebbe necessitato di massima rapidità e determinazione nelle decisioni, abbiamo assistito alla vergogna assoluta dei ritardi della cassa integrazione in deroga, con tutte le conseguenze in termini di disagio economico per le lavoratrici e i lavoratori abruzzesi; alla messa in campo di misure propagandistiche, deboli e in gran parte inefficaci; alla lunga serie di annunci senza alcun seguito, come la pomposa ma vuota narrazione dei 1000 euro a tutte le famiglie in difficoltà, naufragati nel nulla; all’assenza di qualsiasi piano di rilancio per l’economia della nostra Regione, in un quadro ideologico di rifiuto del confronto con le parti sociali e di isolamento rispetto a tutti i principali portatori di idee e di interessi della comunità regionale. Purtroppo questo è soltanto un pezzo della storia dell’inattività del Governo regionale nelle ultime settimane, ma è già ampiamente sufficiente per fare una fotografia dalle tinte molto chiare: abbiamo assistito al trionfo della propaganda sulla realtà, con grande e grave danno per tutti gli abruzzesi. Ma arriva il tempo in cui anche i più insolenti tra gli improvvisati avventurieri e i fannulloni sono chiamati ad assumersi la responsabilità della propria azione. In questo caso della propria inazione”.
Marinelli conclude: “Il Pd esprime piena solidarietà e vicinanza all’iniziativa intrapresa dalle forze economiche e sindacali, nei confronti delle quali l’atteggiamento del Governo regionale è stato perfino insultante. Questo è il momento decisivo per accompagnare la curva discendente del contagio, contenere le conseguenze drammatiche della crisi e far ripartire il motore dell’economia regionale. Ognuno deve e dovrà fare la propria parte. La Regione si scuota da questo stato comatoso, accolga le proposte delle parti sociali e dia finalmente un segno di vita”.