Tua autobus Abruzzo

CHIETI – Sindacati all’attacco della Tua. In una lettera scritta al Presidente della Regione Marsilio, a Prefetto e Questore di Chieti e allo stesso Presidente della società Gianfranco Giuliante sottolineano le inadempienze sulle misure per il contrasto e il contenimento del virus covid-19.

Come è noto il DPCM 26 aprile 2020 in vigore dallo scorso 4 maggio, ha previsto all’articolo 7 avente ad oggetto “Misure in materia di trasporto pubblico di linea” (allegati 8 e 9) specifiche direttive finalizzate a contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nelle attività di trasporto pubblico di linea terrestre, marittimo, ferroviario, aereo, lacuale e nelle acque interne.

Con l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 49 del 26 aprile 2020 e in attuazione del Protocollo siglato dalle associazioni di categoria, OO.SS. e MIT in data 20 marzo 2020, sono state adottate misure di carattere generale per i responsabili dei servizi di trasporto.

Le scriventi OO.SS. sono ad evidenziare che le pregresse istanze volte a tutelare la salute e la sicurezza del personale viaggiante sono ad oggi rimaste inevase. Risulta altresì a codeste OO.SS. che in data 30.04.2020 è stato siglato dall’azienda il “Protocollo SARS CoV-2” nel quale si onera il personale viaggiante della sanificazione del proprio posto guida ad ogni inizio turno e/o cambio di autobus.
-Turni incongruenti e mancata sanificazione mezzi
Come da Ordinanza Regionale N°58 del 12 maggio 2020, in cui all’art.6 del comma 3, si dispone:
“3. Entro e non oltre il 18 maggio 2020 i vettori sono tenuti a riattivare almeno il 50%
dei servizi effettuati prima della riduzione dovuta al COVID-19, pervenendo al 70%
entro e non oltre il 31 maggio 2020,” è opportuno che vengano riconsiderati i turni di lavoro
con le relative indennità e le rotazioni, al fine di un giusto equilibrio di giornate lavorative del
personale; in considerazione di quanto previsto dal protocollo aziendale, teniamo a ribadire che ad
oggi l’azienda, dalla data del trasferimento al nuovo piazzale di tutta la UdP di Chieti non ha mai
rimodulato i turni di lavoro per strutturarli sulla nuova ubicazione (celando quindi un aggravio
dell’orario lavorativo per effetto dell’aumento dei tempi di percorrenza) ne tantomeno sono stati
previsti i necessari tempi accessori utili ad effettuare l’operazione di sanificazione, che di fatto al
netto dell’operazione di vaporizzazione del prodotto e relativa procedura necessiterebbe di 15 minuti
per l’attesa della fruibilità del mezzo. Inoltre non vi è possibilità di avere contezza dell’avvenuta
sanificazione periodica dei mezzi, del funzionamento e sanificazione degli impianti di aria
condizionata (come previsto dal protocollo aziendale), sia dei bus della sede, che delle residenze
periferiche che sostano nel piazzale prima di riprendere nuovamente servizio. Con il risultato che,
ad oggi, la sicurezza dei lavoratori non viene garantita con conseguente grave e serio pericolo per
la salute degli stessi.
-Impianto Fisso
A ciò si aggiunga che presso il nuovo deposito che è ancora un piazzale con un ricovero in lamiera
del quale si chiede la verifica alle SS.VV. in indirizzo della possibilità di rispetto delle misure anticontagio, e del distanziamento necessario dato che si tratta di un box di dimensioni esterne non
maggiori di 7mt x 5mt che include una stanza con 2 bagni ed uno stanzino, il cui impianto elettrico
è sprovvisto di messa a terra. Tutto il piazzale è ancora carente di lavaggio e di impianto di
rifornimento, non è possibile neanche avere un tubo con acqua per lavare il parabrezza per i pulitori
dei mezzi che hanno un box con infiltrazioni di acqua e pavimentazione da sistemare, non vi è un
controllo accessi ed il piazzale non è presenziato, dato che l’accesso è ancora libero a chiunque
essendo il passo carrabile dotato di una sbarra ad oggi fuori servizio. La gestione del personale sia
della residenza di Chieti che residenze esterne avviene da remoto dalla UDP di Pescara e non vi è
possibilità da parte dei lavoratori di avere contatto fisico con l’Azienda, ma esclusivamente con
fornitori, e passanti: è necessario il presidio di una figura aziendale per il front-office così come nelle
altre Unità di Produzione TUA.
-Disservizi all’utenza, evasione e distanziamento sociale
La riduzione dei servizi e la diminuzione del massimo numero di passeggeri trasportabili ha creato
diversi disservizi costringendo gli operatori a lasciare viaggiatori a terra per esaurimento posti, alle
segnalazioni riportate all’ufficio esercizio corrisponde ancora oggi una richiesta di elasticità da parte
degli operatori sul numero di trasportati che porterebbe a disattendere gli indici di carico indicati
dagli O.d.S. interni ,e non l’aumento delle corse in esercizio. Ad oggi un bacino di utenza di 200.000
fruitori vede in servizio le stesse corse di una linea come la Moscufo-Pescara.
La garanzia del distanziamento sociale ed il controllo dell’utenza è demandato all’ autista, anche
sugli autobus snodati da 18mt, ove il conducente deve premurarsi di organizzare il servizio
ricordando di fare il bilancio tra i passeggeri in salita e quelli in discesa gestendo le richieste di
eventuali corse bis, sebbene sia il C.d.S. che il servizio di tpl impongano una condotta del mezzo
(pesante e di trasporto persone) ben più oculata. Tutto quanto descritto è ad oggi in essere pur
avendo l’Azienda potuto disporre dei Verificatori di Titoli di Viaggio (3 solo nell’UDP di Chieti),
volutamente in solidarietà (diversamente dagli altri territori ove gia da settimane sono in servizio)
dall’inizio della pandemia nonostante siano stati sottoposti a ‘’giuramento’’ che li abilita al
trattamento dei dati e dell’utenza. Inoltre le obliteratrici e le emettitrici di titoli sono interdette in
quanto installate nell’area interdetta all’utenza dal 9 marzo ad oggi non vi è stata alcuna evoluzione
che permettesse ai passeggeri di pagare il servizio fruito.
Fermo restando quanto sopra, vale la pena evidenziare la disparità di trattamento in essere,
considerato che per il personale impiegatizio la procedura di sanificazione verrà eseguita da apposita
ditta esterna e nelle altre sedi il personale ha accesso agli uffici aziendali, all’officina ed un ricovero
degno di questo nome. Inoltre ad oggi l’impianto non è presenziato ne controllato, ne vi sono
percorsi che distinguano personale in entrata ed in uscita. Visto che le precedenti richieste sono ad
oggi rimaste inevase nonostante si sia rappresentato quanto esposto verbalizzando nei tavoli inerenti
il comitato di controllo in Video Conference ci si vede costretti ad inoltrare alle autorità competenti.
In attesa di riscontro, distinti saluti

RAPPRESENTANZE SINDACALI TERRITORIALI CHIETI
Filt-CGiL FIT-CISL UILT-UIL FAISA-CISAL
Maurizio Di Martino Andrea Mascitti Terenzio Chiavaroli Marco De Crec