L’AQUILA – “Sono giorni che il Governo nazionale annuncia il testo del Decreto Crescita e di rinvio in rinvio quello che doveva essere il Decreto aprile è divenuto il Decreto maggio e gli italiani ancora aspettano di conoscere con esattezza cosa prevede. Pertanto prima di esprimere un giudizio complessivo ci riserviamo di avere il testo definitivo, anche se, dalle indiscrezioni che circolano, per quanto riguarda il bonus sisma la nostra valutazione è certamente positiva”.
Questo il commento di Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale.
“Non dobbiamo però ripetere gli errori del passato, e per tale motivo faccio appello a tutti i Parlamentari abruzzesi affinché nel testo finale siano presenti correttivi che rappresenterebbero una ulteriore linfa per tutto il settore edilizio che sta vivendo, come purtroppo accade anche in molti altri settori, un periodo di forte sofferenza accresciuta dall’emergenza epidemiologica”.
“Il nostro territorio, che in 11 anni ha dovuto subire e affrontare due terremoti che hanno messo a dura prova la tenuta economico-sociale complessiva, potrebbe con emendamenti migliorativi del Decreto sanare delle attuali incongruenze. L’Eco e il Sisma bonus sono degli incentivi molto validi, ma la normativa attuale crea degli squilibri in quanto al momento i parametri di calcolo del contributo sono basati sui sub catastali e sulla tipologia di accatastamento degli immobili” ha precisato Santangelo.
“Mentre la modifica che proponiamo e auspichiamo mira a sanare un’evidente disparità che penalizza enormemente diverse categorie di immobili produttivi come, per esempio, alberghi, palazzi direzionali, commerciali, addirittura i luoghi di culto e le stazioni di carburanti. Tali categorie di immobili sono solitamente detenute da società immobiliari e fondi di investimento che avrebbero, in tal modo, un interesse ad avviare centinaia di cantieri.”
“Per la categoria delle abitazioni private, inoltre, il sisma bonus finora non ha avuto purtroppo una grande diffusione a causa dell’oggettiva frammentazione delle proprietà nei condomini che limita il raggio di azione della norma, a cui si aggiungono le difficoltà economiche che oggi hanno diversi singoli proprietari, impossibilitati ad anticipare l’obbligatorio accollo del 15% prima dell’inizio dei lavori.”
“Attualmente la gran parte, se non tutte, le strutture ricettive sono chiuse a causa del Codiv-19 e potrebbero approfittare di questo fermo forzato per eseguire i lavori di miglioramento sismico ed energetico, così da adeguare ed efficientare le strutture prima delle riapertura. Stesso discorso potrebbe valere per la demolizione e ricostruzione del patrimonio immobiliare dell’Istituto case popolari”.
Santangelo conclude “rinnovo l’invito a tutti i parlamentari abruzzesi ad un lavoro corale di squadra, mantenendo alta l’attenzione affinché venga varato un Decreto che contenga questi correttivi che rappresenterebbero una concreta possibilità di rilancio del più grande cantiere d’Europa.”