CHIETI – “Abbiamo l’impressione che i Lavoratori provenienti dal Molise siano usati per le “discussioni” tra le società di trasporti e la Regione Molise. Sono ormai più di 2 settimane che vengono segnalati problemi da parte dei Lavoratori che prendono i mezzi provenienti dal Molise; vorremmo capire cosa c’è sotto e perché i Lavoratori sono costretti a subire tali conseguenze. Abbiamo appreso della nuova ordinanza della Regione Abruzzo sul Trasporto Pubblico che merita ulteriori riflessioni, soprattutto su alcune contraddizioni in merito alle distanze e al coefficiente di riempimento dei mezzi.
Abbiamo apprezzato che la riflessione della FIOM sull’auto certificazione è stata accolta, infatti, nell’ordinanza non è prevista. Potremmo dire che potevano essere inserite altre misure ma non è nostra intenzione aprire polemiche. Certo, se la Regione aprisse il confronto con le parti sociali come più volte dalla stessa annunciato, potremmo evitare la discussione a mezzo stampa e contribuire in maniera più proficua portando alla valutazione ulteriori soluzioni a tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
In ogni caso oggi il problema più rilevante, come si evince anche dai mezzi d’informazione, riguarda centinaia di Lavoratori che provengono dal Molise e che sono una risorsa importante per le aziende abruzzesi. Attualmente, considerando la sola Sevel, i Lavoratori che vengono da fuori regione sono circa il 10% della forza lavoro, una stima di circa 600 Lavoratori. A questi si aggiungono i Lavoratori che lavorano in altre aziende della provincia di Chieti. Se le autolinee molisane non si adeguano alle norme abruzzesi, si rischia di vanificare i provvedimenti emessi con l’ultima ordinanza.
La Regione Abruzzo non può sottovalutare che un diverso comportamento sui mezzi di trasporto può portare a un eventuale contagio. Riteniamo fondamentale e importante che la Regione Abruzzo intervenga immediatamente attraverso un accordo con la Regione Molise. Se questo non è possibile va previsto che i mezzi di trasporto provenienti da quella regione, per circolare nei territori abruzzesi devono rispettare le ordinanze della Regione Abruzzo.
L’accordo con il Molise o misure restrittive che obblighino le aziende di trasporto molisane ad adeguarsi alle misure abruzzesi, aumenteranno solo la salvaguardia degli stessi Lavoratori provenienti dal Molise e di riflesso tutti gli altri Lavoratori”.
Così in una nota la Fiom Cgil Chieti.