L’AQUILA – “Un progetto di legge mai illustrato nelle commissioni di merito (III e V), né dal Consigliere proponente della Lega né tanto meno dai co-firmatari del testo. Una discussione generale con le opposizioni mai aperta. Eppure, nella seduta odierna, il Presidente della III commissione in quota Lega, Emiliano Di Matteo, è riuscito a interrompere i lavori, modificare il precedente calendario delle sedute e rimandare il termine per la consegna degli emendamenti, che dovranno essere presentati, di fatto, prima della discussione generale della legge nelle commissioni di merito. C
iò significa che dovremmo emendare al buio una norma e che avremo a disposizione pochissime ore per discutere su una legge regionale da 19 milioni di euro. Se l’obiettivo era quello di lavorare e licenziare un testo che aiutasse davvero le imprese abruzzesi, dobbiamo constatare che questa maggioranza segna ancora una volta un fallimento”. Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del M5S componenti della III e della V commissione Giorgio Fedele, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri, Barbara Stella e Marco Cipolletti.
“Cosa dovremmo emendare in un testo il cui contenuto non ci è stato neanche presentato? Il calendario dei lavori, come gestito dal Presidente della III commissione Emiliano Di Matteo, non solo elude ogni intervento costruttivo che le opposizioni potevano apportare a questa norma, ma viola le basilari regole dell’iter di approvazione di una legge regionale, riducendo al minimo lo spazio per qualsiasi discussione democratica.
Sono stati improvvisamente bloccati, e rimandati di due giorni, i lavori su una norma come la 118/2020 che per stessa ammissione della maggioranza era stata annunciata come indispensabile ed urgente. Ci auguriamo che i giochetti di questa maggioranza giungano al termine e che si cominci davvero a capire che, in un momento storico come questo, chi è al governo della Regione ha una responsabilità che non può essere scaricata verso nessun altro. Siamo pronti ad un lavoro propositivo e costruttivo che vada nella direzione della risoluzione dei problemi, ma chi è in maggioranza deve metterci nella condizione di farlo, altrimenti potremmo iniziare a pensare che ogni intervento di questa giunta abbia come unico fine la propaganda politica e non il benessere dei cittadini” concludono.