TERAMO –  Il sindaco di Teramo, nonché presidente Anci Abruzzo  e presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl di Teramo, sta assumendo un altro incarico : quello di “Sindaco Parlante”. Infatti si diletta a dare consigli alla Regione, consigli alla Asl, consigli ad altri Sindaci.

Però, nella foga giornaliera, trascura di svolgere i ruoli che ha voluto fortemente ma che, evidentemente, non è in grado di esercitare.

Come Sindaco già dopo un anno ha dovuto far ricorso ad una “dispendiosa” campagna acquisti per salvare la sua traballante maggioranza.

Come presidente Anci funge solo da cassa di risonanza del PD e già tanti Sindaci rimpiangono il passato presidente Luciano Lapenna, persona capace e rappresentativa di tutti.

Come presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl di Teramo , nel momento più drammatico della storia del nostro paese , denigra il “suo” ospedale e coloro che all’interno si impegnano per la salute di tutti.

Il capolavoro, poi,  lo compie criticando le ordinanze del Presidente della Regione Marco Marsilio, ignorando, almeno spero, che i Presidenti di Regione sono in contatto giornaliero con il Governo e che il ministro Boccia ha dichiarato come il 95 % delle ordinanze di tutte le regioni sia in perfetta linea con i DPCM.

In chiusura mi permetto un consiglio: faccia bene il sindaco di Teramo, cercando di non perdere, per inadempienze, i finanziamenti ottenuti  dall’amministrazione che l’ha preceduto.

Alla fine, come sempre, giudicheranno i cittadini.

 

Sottosegretario Giunta regionale Umberto D’Annuntiis