Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Direttore,
vorrei segnalarle una situazione grottesca, considerata la tragicità del momento.
In qualità di professionista legale, si è rivolta a me una società che ha chiesto, ad un noto Istituto di Credito a rilevanza nazionale, di vedersi sospeso il pagamento delle rate di un finanziamento in regolare ammortamento (peraltro cose di poco conto con ratei mensili di qualche centinaia di euro).
La richiesta, pur trovando un suo preciso fondamento, sia nella normativa corrente sia nella solidità di una società che deve fronteggiare un momento generale difficilissimo, veniva laconicamente ed immotivatamente bocciata, così come immotivatamente inevaso veniva lasciato un mio successivo reclamo, come a lasciar intendere… noi facciamo come ci pare.
Alla luce di quanto esposto, intenderei dare risalto alla vicenda, perché immagino che saranno tantissimi coloro che si sono trovati dinanzi alla stessa problematica.
Mi chiedo: mentre c’è chi prova a dipingere gli Istituti di Credito come autentici salvatori della Patria, c’è chi interviene dinanzi a situazioni arbitrarie tipo questa?
Temo purtroppo di no ed auspico che questo trend trovi immediati interventi riparatori, in mancanza dei quali tutelerò la mia assistita nelle aule di Tribunale.
Lettera firmata da Andrea Malatesta, avvocato in Teramo.