SANT’OMERO – È una sensazione nuova quella che provi ad ascoltare la messa dall’uscio di casa, dal balcone, da una finestra aperta. Nuova non perché ti trovi ad ascoltare la funzione all’aperto, ogni tanto capita.
È nuova perché non c’è nessuno al tuo fianco, tranne i famigliari, sei solo con la voce di Don Patrick che piove dall’alto, dalla chiesetta di San Rocco su all’inizio di via Regina Margherita. La chiesetta non si vede perché è nascosta dal verde degli alberi. Ma tu sai che è là, è quella dove veniva distribuita la palma benedetta. Almeno fino allo scorso anno, quando non erano vietati gli assembramenti. Il megafono trasmette anche piacevoli accordi di chitarra che intonano musiche religiose a intermezzare la liturgia.
È nuova perché di fronte hai lo splendore della primavera rigogliosa che fa da cornice al rito cristiano. Molti sono dei buoni cristiani, anche se non hanno l’abitudine di andare a messa la domenica. Oggi si ha come l’impressione che la messa sia venuta a quelli. Forse è questa la sensazione nuova che provi, tu, il rito religioso, l’immensità della natura che ti circonda. Le sensazioni ci accompagnano tutta la vita, sono il suo sapore, il nostro filo di Arianna più intimo. Quello di oggi ha tutta l’aria di essere un buon sapore.