TERAMO – Spesso si è portati, soprattutto in uno stato complessivo di malessere sociale, ad enfatizzare il “poco che non va”, magari a discapito del buono. Avrebbe una maggiore logica, invece, e per tanti motivi, una lettura diametralmente opposta.
Le RSA: sono balzate agli onori della cronaca, non soltanto nazionale, per tutto ciò che è in mano alle diverse Procure, soprattutto del nord, ma non soltanto. Nella vicina regione Marche, ad esempio, si sono registrati 8 morti a Recanati ed altri 13, in tre settimane, a Villa Almagià di Ancona ed ancora 8 decessi nella casa di riposo di Cingoli, dove sono arrivati i rinforzi. In altre 10 strutture tra Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano, il Governatore Ceriscioli ha rinforzato con un team di Medici senza Frontiere il vario personale sanitario.
Succede, allora, che la buona nuova dei contagi zero nella Asp 1 di Teramo, sia passata quasi in second’ordine…
In attesa degli esiti dei tamponi che arriveranno dalla Asp 2, va, pertanto, non enfatizzato, ma reso il giusto merito, a coloro che hanno operato sia a Teramo, sia a Civitella del Tronto, facendolo nella maniera migliore possibile e applicando immediatamente quei protocolli di sicurezza necessari e vincenti alla salvaguardia dei nostri anziani.
Magari, inizialmente, piacquero poco ai familiari che, d’incanto, si videro privati delle loro visite quotidiane, ma a posteriori hanno avuto ragione i vertici dirigenziali.
Un “grazie” lo meritano davvero e noi ci sentiamo in dovere di farlo.