TERAMO – Che a lamentarci di una situazione sanitaria lungi dal vedere la luce e che ci cambierà la vita, è un fatto. Che resti un dilemma il futuro economico-finanziario del calcio di Lega Pro, lo è altrettanto. Che i presidenti avranno prospettive molto più difficili da governare, rispetto al pre-Covid 19, sarà inevitabile.
Entrando nel merito, tra i tanti dirigenti operativi in Lega Pro, riportiamo il pensiero del numero uno: si chiama Adriano Galliani. Ieri, su La Provincia di Lecco, dichiarava: “La terza serie così, non ha futuro. La serie C non ha ricavi e perde circa 120 milioni di euro all’anno. Circa 2 milioni a stagione per ciascuno dei 60 eroi-imprenditori che sono i presidenti“.
Detto, acquisito e metabolizzato. Senza considerare che Franco Iachini corra il serio rischio di superare quell’importo, forse non di poco, non sono comunque passate inosservate le dichiarazioni ultime, in forza delle quali il Teramo Calcio potrebbe anche non iscriversi al prossimo torneo di Serie C.
Supergol, pur avendo optato per la scelta di proseguire senza interruzioni. affrontando tematiche inerenti all’incidenza dell’attuale situazione sanitaria nello sport e nel calcio in particolare, stasera, giocoforza, tornerà a parlare di calcio, estraniandosi, almeno per 90 minuti, dalle cose molto più serie della vita.
“Quale futuro per il Teramo Calcio?“: sarà questo il tema. Aggiungiamo, inoltre, che mai e poi mai lo si sarebbe solo ipotizzato, fino a poco tempo fa.
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