TERAMO – “In questo momento difficile e per tanti doloroso, come tutti gli Italiani, siamo chiamati ad una prova di tenacia e disciplina di cui vediamo solo l’inizio”. Inizia così la lettera aperta che il presidente del CAI Teramo, Gennaro Pirocchi, ha indirizzato ai soci della locale sezione del Club Alpino Italiano, ricordando l’importanza di rimanere a casa in questo particolare periodo per contrastare la diffusione del virus.
“Per chi come noi è incline a rinfrancare lo spirito e il corpo negli spazi grandiosi delle nostre montagne e nell’impegno del cammino, il sacrificio è e sarà ancora più gravoso”, scrive il presidente, “Proprio questo è il periodo in cui, con l’approssimarsi della primavera, normalmente si intensificano le attività sociali e le uscite in ambiente, mentre il richiamo esercitato dal risveglio della natura si fa più vivo. È, invece, questa l’ora della rinuncia e della pazienza, virtù che gli uomini e le donne di montagna sono ben abituati ad esercitare”.
Il presidente del CAI Teramo sottolinea che “…è il momento di seguire con disciplina l’indicazione delle autorità sanitarie e civili a restare nelle nostre case, ad evitare gli spostamenti non essenziali, anche se il richiamo della natura e degli spazi liberi si fa più struggente. Anche se la tentazione di una camminata in un luogo isolato, apparentemente lontano da ogni fonte di contagio, può farsi davvero seducente”.
“Anche se la tentazione di una camminata in montagna”, aggiunge Pirocchi, “in un luogo isolato, apparentemente lontano da ogni fonte di contagio, può farsi davvero seducente. È davvero importante rinunciare e rispettare con scrupolo il divieto a effettuare spostamenti non essenziali, perché solo attraverso un impegno collettivo in tal senso potrà essere interrotta la catena di trasmissione del virus e si accelererà la fine di questa prova”.
In chiusura, Pirocchi evidenzia che “…sarà necessario tenere duro con perseveranza perché questo periodo di segregazione non sarà breve e bisognerà ricorrere alle nostre risorse interiori e impiegare magari il tempo e le energie per pianificare ancora meglio e nel dettaglio, in tutta calma, le attività future. Non appena questa emergenza sarà passata la ricompensa sarà enorme e potremo finalmente dare sfogo tutti insieme al nostro bisogno di empatia con la natura e l’ambiente incontaminato delle nostre amate montagne”.