E’ il momento della coesione. E’ il momento della partecipazione. E’ il momento dell’unità degli intenti e delle forze. E’ il momento di sentirci, oggi più che mai, abruzzesi.

Tutti.

E tutti insieme.

Per questo, non leggerete in queste righe una nota di critica nei confronti della nostra Regione, ma il mio vuole essere uno sprone ulteriore, un invito, un’esortazione partecipe a fare di più per la Val Fino. Quello che sta accadendo, in quell’area strategica a cavallo delle province di Teramo e Pescara, con una crescita anomala del numero dei contagi e con il potenziale di rischio sanitario che ne consegue, pretende interventi immediati e forti.

Sappiamo tutti quanto il Paese, in questo momento, sia impegnato in una vera e propria “guerra” contro il virus, quanto tutte le istituzioni, tutti i cittadini, siano in prima linea, in una enorme trincea sociale, ma questo non significa che ogni situazione sia identica e che ogni area del Paese viva gli stessi rischi. Anzi. Così come in alcune aree della Lombardia e del Veneto, sono state giustamente adottate misure di contenimento più rigide, io chiedo che le stesse, se non ulteriormente più rigorose, vengano adottate per la Val Fino.

Il Governo si sta occupando di tutti egregiamente, ma è evidente il rischio che in guerra si soccorra prima il soldato che urla di più. Noi non stiamo urlando troppo, e anche il non fornire i dati precisi certo non contribuisce certo a dare una visione corretta della gravità della situazione in Val Fino. E oltre il “caso” Val Fino, dobbiamo far sentire la nostra voce, che si faccia portatrice di tutte le richieste che arrivano da chi, in Abruzzo, sta affrontando il nemico in prima linea. Dagli straordinari operatori della nostra sanità, che stanno lavorando senza sosta.

Anche per aiutare loro, è venuto il momento di urlare.

Tutti.

E tutti insieme.

Manola Di Pasquale

Presidente PD Abruzzo