ROMA – Gli ordinativi dell’industria segnano a dicembre un incremento dell’1,4% rispetto al mese precedente; anche nel complesso del quarto trimestre si registra un aumento congiunturale, pari all’1,9%. Lo rileva l’Istat. In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi aumenta del 6%, trainato dall’ampio incremento delle commesse pervenute dal mercato interno (+12,6%).
A dicembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 3,0% in termini congiunturali. Lo comunica l’Istat precisando che nel quarto trimestre l’indice complessivo registra una riduzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2018), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali dell’1,4%, con riduzioni dell’1,8% per il mercato interno e dello 0,7% per quello estero.
La dinamica congiunturale del fatturato riflette cali sia sul mercato interno (-2,9%) sia su quello estero (-3,1%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale è sintesi di risultati quasi speculari registrati sui due mercati: +6,9% la crescita delle commesse provenienti dal mercato interno e -6,4% la riduzione di quelle provenienti dall’estero. Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a dicembre tutti gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un calo su base mensile: -0,9% i beni di consumo, -2,7% l’energia, -3,0% i beni intermedi e -5,2% i beni strumentali.
In termini congiunturali il fatturato complessivo è aumentato solo nel primo trimestre – precisa l’Istat – mentre è rimasto sostanzialmente stabile nel secondo. Gli ultimi due trimestri dell’anno sono stati caratterizzati entrambi da diminuzioni. Gli ordinativi, invece, hanno mostrato un andamento negativo o stazionario in quasi tutti i trimestri
del 2019, con l’eccezione dell’ultimo, in crescita. Anche il fatturato al netto della componente di prezzo del settore manifatturiero evidenzia, in media d’anno, un calo, il
primo dal 2014.
“Dati negativi. Il 2019 si rivela una pessima annata sia per il fatturato che per gli ordinativi e l’Italia sembra essere ritornata nel tunnel della crisi. Non si registrava un calo annuo dal 2015 per il fatturato e dal 2014 per gli ordinativi“. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commentando i dati diffusi
dall’Istat. “Unico spiraglio di luce nei dati resi noti oggi è quello degli ordini interni, che salgono del 6,9% su novembre, anche se la crescita è quasi del tutto annullata da quelli esteri, crollati del 6,4% nonostante a dicembre non ci fosse ancora un effetto coronavirus – aggiunge Dona – Se confrontiamo i dati medi del 2019 con quelli medi pre-crisi del 2007, a fronte di un fatturato totale sceso del 2,9%, quello interno è diminuito del 13%. Gli ordinativi totali sono calati in 12 anni del 7,7%, quelli interni sono precipitati del 17,8%. Positivi, invece, i dati esteri: +23,2% il fatturato, +10,9% gli ordini” – ANSA –