TERAMO – A tutto c’è un limite. Se “governare” anche i cervelli delle persone è cosa quasi impossibile, è altrettanto vero che tutti dovrebbero essere dotati del dovuto rispetto altrui e della buona educazione. Ancor di più se ci rappresentano in Consiglio Comunale.
La posizione di Francesca Chiara Di Timoteo, graziosa, cortese ed intelligente amministratrice della città di Teramo, che ha atteso le comunicazioni del Primo Cittadino per poi dire la propria, carinamente, gentilmente ed in maniera, per molti, anche intelligente, va soltanto rispettata.
Non è ammissibile che sui social appaiano offese più o meno pesanti alla sua persona, per una scelta politica diversa da quella di Insieme Possiamo, che era stato il suo gruppo dal quale, almeno crediamo, mai e poi mai avrebbe creduto di doversi dividere in così poco tempo.
Riflettano coloro che hanno spesso l’abitudine di sentirsi censori e “padroni del mondo”, i quali, offendendo via social fino a livelli infimi (in questa circostanza siamo all’ultimo dei brutti esempi, ma non al primo). Questi non dovrebbero far parte di una società civile: non sono esempi che ci riconducono alla persona Gianguido D’Alberto, che bene farebbe a pretendere, da questi “soggettoni”, le pubbliche scuse a terzi, anche nel rispetto della Città di Teramo, da lui rappresentata in primis.