TERAMO – Il Presidente del Teramo Calcio lo aveva anticipato: a Gennaio rinforzeremo la rosa con l’ingaggio di un esterno difensivo che colmerà l’assenza forzata di Di Matteo.
Tanto è stato e, probabilmente, tale scelta è la migliore, budget escluso. Casomai la domanda da porsi sarebbe un’altra, ma è un interrogativo che resterà in congelatore fino al termine del campionato, quando il Presidente qualche interrogativo dovrà porlo. Perchè in estate furono operati tanti movimenti in attacco per poi, a Gennaio, fare marcia indietro?
Forse è il caso di ricordare che al raduno, inizialmente, c’erano Riccardo Barbuti (’92), Pietro Cianci (‘96), Saveriano Infantino (‘86), Lorenzo Pinzauti (’94) e Claudio Sparacello (’95), ai quali, successivamente, si aggiunsero Daniel Birligea (’00), Simone Magnaghi (’93) e Simone Minelli (’97). Lo stesso Francesco Bombagi figurava nel novero dei centrocampisti, per poi essere utilizzato (meno male… – ndr) da seconda punta. Questo è il vero interrogativo; per il resto l’arrivo di un nuovo attaccante, oggi, avrebbe soltanto rotto degli equilibri che questa rosa, probabilmente, ha trovato soltanto in questa fase del campionato, Domenico Mungo a parte.
Siccome il nostro lavoro ci porta a leggere ed a seguire l’informazione sportiva cittadina, ci sono sembrate essere davvero fuori luogo ed ingiuste, le critiche rivolte alla società per il mancato arrivo di un nuovo attaccante, anche perché di atleti che avrebbero fatto la differenza, non ce n’erano.
Non ci sembrerà ingiusto, al contrario, che, quando Iachini tirerà le somme del campionato, chiederà ai suoi più stretti collaboratori come sfruttare i probabili rientri alla base di Cianci, Martignago e Pinzauti, che quest’anno, al contrario, sono stati “rimandati a Gennaio” dopo essere stati ingaggiati con contratti ovviamente pluriennali. Senza nulla togliere alle qualità degli atleti.