L’AQUILA – “La memoria è garanzia di libertà ed è nostro compito coltivare questa al di fuori di qualsiasi strumentalità ideologica, valorizzandola come memoria condivisa. Per questo è importante ricordare quanto è accaduto e continuare a farlo, oggi, giorno dedicato alla Memoria, ma anche in ogni altro giorno della nostra vita”.
Se ci guardiamo attorno, i nomi di alcune località abruzzesi derivano dai cognomi di famiglie ebraiche. Rappresentano la testimonianza della loro presenza e del radicamento nel nostro territorio. Gli ebrei, portatori di una cultura antichissima, base della civiltà europea, in Abruzzo hanno contribuito con i loro saperi allo sviluppo di nuovi mestieri e attività, come nel caso dei trabocchi, un’idea degli ebrei veneziani stabilitisi nel nostro litorale.
La comunità ebraica romana non ha esitato, attraverso atti concreti, a esprimere la propria solidarietà nei confronti delle popolazioni del cratere in occasione del sisma del 6 aprile 2009. Il loro gesto ci ha ricordato che, durante la guerra, in diversi centri del nostro Abruzzo, molti ebrei in fuga dalle persecuzioni hanno trovato rifugio e accoglienza.
Senza memoria storica, una comunità può smarrire il senso profondo della propria identità culturale e civile e l’Abruzzo, per antica tradizione di tolleranza e di rispetto per i popoli, ha sempre sentito particolarmente l’importanza di questa giornata.
Un apprezzamento particolare lo voglio rivolgere alle istituzioni e ai dirigenti scolastici, ai docenti e più in generale al mondo della scuola, che ha un compito basilare nella formazione di una cultura che, memore del passato, possa costruire le fondamenta per un futuro migliore e privo di ingiustizie. È nella scuola, oltre che nella famiglia, naturalmente, che si forma la coscienza dei giovani e questa giornata ci aiuta a ricomprendere e diffondere i valori della solidarietà e del rispetto reciproco, affinché si realizzi quella pacifica convivenza in grado di combattere e sconfiggere quei pregiudizi che sembrano riesplodere con rinnovata violenza nelle società attuali”. (REGFLASH)