TERAMO – Settimana importante, la corrente, che segue il “ritorno” alla sconfitta esterna dei biancorossi che però non scalfisce quelli che sono diventati, in corsa, i programmi societari, vale a dire il conseguimento del miglior piazzamento in classifica, al termine della regular season.
Il Teramo che a Castellammare di Stabia non ha demeritato affatto e che, pur nella sconfitta, ha confermato di praticare un bel calcio, ha comunque ribadito quanto anemico sia, lontano dal “Bonolis”.
Probabilmente è un limite neppure ascrivibile agli attaccanti Magnaghi e Bombagi, che di palle-goals non ne hanno avute proprio e che l’unica, vera (un palo a portiere battuto), se l’era confezionata in proprio l’ex mezzala del Pordenone. Il Teramo, quindi, gioca bene ma gli altri, che lo fanno meno, vincono. Riescono a farlo anche con un angolo nato da una punizione inesistente e con uno schemino da calcio minore, che ha creato la superiorità numerica per effettuare il migliore dei cross, senza ostacolo alcuno!
Questo è accaduto a Castellammare di Stabia e a mente fredda viene da porsi un interrogativo: ma ci sono limiti offensivi che richiederebbero un “terminale” diverso dall’ottimo Magnaghi (gran bel giocatore, ma non un bomber), oppure è in chiave tattica che si potrebbe essere più efficaci quando la gara, normalmente, dovrebbero farla gli avversari?
Purtroppo, in questa stagione, più volte è stato visto in campo un Teramo bello ma non vincente, addirittura in troppe circostanze, perdente.
Sarà uno dei temi affrontati stasera, nel settimanale calcistico più chiacchierato di sempre.