TERAMO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Presidente di ANCI Abruzzo Gianguido D’Alberto, al Presidente di ANCI nazionale Antonio Decaro inerente l’emergenza autostrada A14.

Caro Antonio,

la situazione che si sta determinando sulla Autostrada A14 è inaccettabile.

Dal mese di Dicembre in molti tratti si creano pesanti rallentamenti causati dai sequestri dei viadotti da parte dell’Autorità Giudiziaria. In questi giorni il traffico si sta paralizzando, con tempi di percorrenza che producono code costanti di decine di chilometri.

La chiusura del traffico pesante del tratto Pescara Nord/Pineto-Atri ha prodotto una situazione insostenibile con il dirottamento dei Tir costretti a transitare sulla Statale 16 nel tratto tra Pineto, Roseto, Silvi, Città Sant’Angelo.

Questo sta determinando una serie emergenze di carattere ambientale, sociale ed economiche. Sono reimmessi sulla Statale 16, nei tratti ora urbani dove vivono migliaia di cittadini e ci sono centinaia di attività commerciali, oltre 5.000 mezzi pesanti al giorno con un aumento significativo delle polveri sottili e dei gas da combustione, delle soglie di inquinamento acustico producendo una paralisi della viabiltà ordinaria utilizzata dai residenti. La frequenza dei passaggi sta provocando un ammaloramento rapido del piano stradale, con rotture pressoché quotidiane di sottoservizi e lacerazioni del bitume con rapida creazione di buche di ogni dimensione.

Le riparazioni che scaturiscono da tale situazione producono ulteriori rallentamenti che rendono la praticabilità della Statale prossima allo zero.

Il collegamento autostradale e statale adriatico è una infrastruttura nazionale, pertanto il disservizio che si sta producendo e l’enorme effetto sulla circolazione e sulla popolazione di questi comuni che ne subiscono le conseguenze deve essere affrontato come emergenza nazionale.

I Sindaci si stanno mobilitando e noi siamo al loro fianco, si susseguono incontri in Prefettura a Teramo dove emerge la drammaticità della situazione .

Ritengo necessario che si muovano tutte le Istituzioni interessate, il Governo con MIT, le Prefetture, la Regione, l’Autostrada ASPI e l’Autorità giudiziaria per una iniziativa coordinata tesa a trovare una via d’uscita, cercando soluzioni tecniche alternative.

Poiché le continue istanze di dissequestro del viadotto interessato proposte da Società Autostrade vengono sistematicamente rigettate, siamo portati a presumere che tale situazione perdurerà ancora per diverso tempo.

Facciamo appello ad ANCI nazionale perché assuma una iniziativa volta ad affrontare

almeno la situazione emergenziale richiamando gli attori ad iniziative urgenti.

I Comuni hanno bisogno di fondi che permettano di ripristinare in modo rapido gli ammaloramenti del fondo stradale, per installare segnaletica atta a regolamentare i flussi di traffico e per assumere personale destinato alla vigilanza del tratto stradale interessato ed alla manutenzione dello stesso. E’ necessario che il Ministero della Funzione pubblica autorizzi l’assunzione straordinaria e temporanea di vigili, come avviene per la stagione estiva, al fine di consentire di fronteggiare una situazione di traffico assolutamente abnorme per le dotazioni organiche in essere nei comuni interessati.

Certo che l’appello mio e dei comuni abruzzesi non resterà inascoltato.

Il Presidente

Gianguido D’Alberto