TERAMO – La Veco di Martinsicuro è stata dichiarata fallita. A due giorni dall’udienza fallimentare e dal presidio dei lavoraotir al Tribunale di Teramo, é arrivata la sentenza che tutti oramai (purtroppo) attendevano. Il curatore fallimentare nominato è il commercialista di Martinsicuro Massimo Mancinelli, che dovrà gestire una situazione delicatissima, considerato che nella storica azienda lavorano 53 operai.

Ora si passa alla fase due: utilizzare tutta la cassa integrazione guadagni e poi, tramite il Ministero, attivare un altro anno di cassa integrazione per cessazione.

Lunedì mattina abbiamo il primo appuntamento con il curatore per fare il punto della situazione e capire cosa ha intenzione di fare – spiega Mirco D’Ignazio della Fiom Cgil. Ovviamente quello che continuiamo a chiedere è che si attivi quanto prima il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico sia per provare a trovare investitori interessati al rilancio del sito che continua ad essere possibile, sia per predisporre il piano di ammortizzatori sociali necessari per evitare licenziamenti. E’ importante che oltre il Ministero anche la Regione faccia la propria parte, predisponendo un piano di politiche attive necessario per la concessione della cassa per cessazione e per provare a rilanciare l’attività industriale“.

“Bisogna anche capire se si riesce a sbloccare un trimestre non versato ai fondi pensione – spiega Marco Boccanera dela FIl Csil – che ammonta a circa 500 euro per aderente; senza quelli il fondo cometa non permette il ritiro del Tfr e delle quote lavoratore/Azienda. Costituirebbe essere una boccata di ossigeno, nell’immediato“.