TERAMO – Sulla fusione delle camere di commercio di Teramo e L’Aquila, Alfonso Marcozzi ritiene che la “Regione forse sia stata troppo tempestiva nel procedere” e che “si poteva attendere la sentenza”, ma comunque sottolinea che ci sia il serio rischio che il ricorso non sia altro che un buco nell’acqua. Per il presidente Api, piccole e medie imprese, il punto nodale è un altro: “Non è in discussione il processo di accorpamento, ma quella parola, intesa, e se c’è stata o non c’è stata. Se c’è stata si procede, se non c’è stata quel percorso va annullato. Io mi auguro che ci sia stata quell’intesa, richiamata espressamente nel decreto del 17 gennaio 2017 del Mise che istituiva la camera di commercio del Gran sasso di Teramo e L’Aquila”.

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