TERAMO – L’acume politico di Maria Cristina Marroni. In un sol colpo si è liberata dalla presenza “ingombrante” del marito Christian Francia e ha rimandato al mittente (per ora) l’attacco politico di Insieme Possiamo e di parte del PD, mirato a toglierle la poltrona da Vice Sindaco. Ora la riperimetrazione nel centro-sinistra c’è, come ha dichiarato ironicamente la stessa Marroni. Basterà per fermare l’assalto o accelererà il passo?
E Flavio Bartolini? La sua, per certi versi è una rivincita (dato quanto accaduto nel Pd negli ultimi mesi), ma potrebbe anche avere fatto il passo della quaglia. Il ruolo da Capogruppo gli era stato proposto anche dal Partito Democratico, ma rifiutò preferendo un ruolo da Assessore mai concesso.
Il PD, nel frattempo, ha perso un consigliere (un altro) dopo essere partiti in questa consigliatura con 8 eletti: sul piatto era giusto avere due assessori e un presidente del consiglio. E’ il manuale Cencelli. Ma ora? Dopo un anno e mezzo i consiglieri sono diventati 5, dopo le uscite prima di Maurizio Verna e di Emiliano Carginari e ora quella di Flavio Bartolini. Arrivati a questo punto a qualcuno potrebbero fischiare le orecchie. Un PD riposizionato, anche alla luce della nascita di Italia Viva, ci starebbe tutto. Una cosa è certa: se Italia Viva rimanesse con 3 consiglieri sarebbe un conto ma se inziasse a far lievitare i propri numeri, ne sarebbe un altro ed anche lecito, ad esempio, il poter chiedere un altro assessorato.
Rumors, poi, danno per certo l’avvicinamento di Maurizio Verna e di Emiliano Carginari: se così non dovesse essere è perché qualcun altro avrà fatto carte false per evitare il passaggio (specie di Verna, come ago della bilancia) nel partito di Renzi. Basterebbe in fondo l’ingresso di un altro consigliere: un’operazione finissima. Lo stesso Verna del resto è nella fase di cosidetta riflessione: se gli concedessero la poltrona da Assessore o da Presidente del Consiglio, potrebbe magari anche rientrare nel PD. Dopo 13 mesi nei Gruppo Misto è tempo di fare delle scelte.