PESCARA – Quella del Gran Sasso è tra le più lunghe gallerie autostradali nel territorio italiano. Non è a norma: perché? Come si è giunti a questa situazione?

Per rispondere a queste domande domani sabato 11 gennaio alle ore 11 presso il bar Mary in Piazza della Rinascita a Pescara il Forum H2O e Il Martello del Fucino terranno una conferenza stampa in cui verrà illustrato nei dettagli il corposo esposto sulla situazione delle gallerie dell’A24 e A25 presentato il 7 novembre scorso a 8 procure e 45 enti.

L’esposto nasce da un laborioso accesso agli atti partito lo scorso luglio presso la Commissione Gallerie del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha permesso di raccogliere tutta la documentazione dal 2006 all’ottobre 2019 relativa al procedimento obbligatorio di adeguamento alle norme comunitarie che doveva essere concluso entro il 30/04/2019. Termine scaduto inutilmente.

Decine e decine di documenti da cui emerge una vicenda incredibile rispetto ai precisi obblighi fissati dalla normativa comunitaria, con omissioni palesi e numerosi documenti che attestano una gravissima situazione in un contesto di estrema vulnerabilità ambientale.

“I rivestimenti di queste gallerie presentano allo stato odierno calcestruzzi deteriorati di modesta qualità superficiale a causa della lunga esposizione agli agenti atmosferici inquinati dai gas di scarico che con l’umidità si sono condensati sulle pareti come soluzioni acide ed hanno agito da disgregatori della pasta cementizia originaria. A questo si è aggiunto il processo di carbonatazione
che nel tempo è penetrato nella massa del calcestruzzo fino a decine di centimetri alterando le sue originarie caratteristiche
di resistenza ed omogeneità”, e anche “in alcuni casi, per il momento non molto diffusi, la faccia interna del rivestimento si
presenta completamente disgregata e interessata da distacchi di calcestruzzo in calotta e ai piedritti”. E’ quanto scrive Strada
dei Parchi in un documento inedito citato nell’esposto che Franco Massimo Botticchio e Augusto De Sanctis, a nome del Forum
H2O, hanno presentato a 45 enti e 8 procure lo scorso 7 novembre 2019, e che riguarda le gallerie della Autostrada A24/A25 e in
particolare quella del Gran Sasso.

Alla luce di ciò la concessionaria prospettava che “in ragione del grado di ammaloramento riscontrato si potrà arrivare ad asportare da un minimo di 7 cm ad un massimo di 40 cm.”.

L’esposto riguarda l’adeguamento alle norme comunitarie del 2004, recepite dal decreto 264/2006 e che doveva essere raggiunto entro il 30 aprile 2019. Il documento di Strada Parchi è stato depositato il 15 ottobre 2018. Per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso il parlamento ha deciso il commissariamento stanziando 120 mln di euro.
Nel documento di SdP si legge anche che ”Un ulteriore fattore di degrado è dipeso dall’assenza dell’impermeabilizzazione a tergo de… Esposto galleria Gran Sasso, Forum H2O ‘acqua a rischio’ Decreto 264/06 prevede sicurezza e ambiente

L’esposto presentato dal Forum H2O connette la questione ambientale, e in particolare dell’acquifero del Gran Sasso che alimenta gli acquedotti dell’Aquila e Teramo, con la questione dell’adeguamento delle gallerie alla normativa comunitaria che scadeva il 30 aprile
2019 a seguito del decreto 264/2006. “L’adeguamento alla 264 riguarda sia le questioni di sicurezza della viabilità che quella dell’ambiente”, puntualizza l’ecologista Augusto De Sanctis del Forum H2O.
Il decreto prevede infatti di “garantire un livello minimo sufficiente di sicurezza agli utenti della strada nelle gallerie
della rete stradale transeuro… Galleria Gran Sasso:SdP,nessun dubbio su staticità struttura.

“Le gallerie del Gran Sasso sono state aperte al traffico nel 1983 e nel 1989, sono strutture recenti, rispetto alla media delle autostrade italiane, costruite vent’anni prima. Quindi i problemi che si sono cominciati a manifestare sulla calotta, per via
dell’inquinamento e per la pressione dell’acqua, non sono tali da mettere in dubbio la staticità della struttura”. Lo fa sapere
Strada Parchi in una nota in merito allo stato della Galleria del Gran Sasso.
“Come peraltro abbiamo ribadito – viene ricordato – nel corso dell’audizione sulla sicurezza del Gran Sasso, svoltasi nella
Commissione VII e IX Camera dei Deputati de 29 maggio scorso. Ricordiamo che negli ultimi dieci anni la struttura ha superato,
senza problemi, tre grandi terremoti e una serie infinita di scosse di assestamento. Attualmente, sul piano della circolazione, il traforo del Gran Sasso ha indici di sicurezza tra i più alti rispetto a strutture simili, per via delle misure adottate, che prevedono la corsia per gli interventi d’emergenza, la riduzione della velocità e il distanziamento tra i veicoli. In questo senso la Concessionaria si è avvalsa del contributo degli esperti del Politecnico di Milano per verificare i possibili scenari di rischio”.
“Come Concessionari abbiamo predisposto – viene sottolineato – le progettazioni per il completo adeguamento degli impianti
alle nuove norme Europee. I progetti hanno ottenuto da tempo il via libera della Commissione permanente Gallerie, con alcune
osservazioni che hanno portato all’integrazione dei progetti. Abbiamo da tempo inviato al Ministro Infrastrutture e Trasporti
gli elaborati per avere il via libera all’avvio dei lavori. Il Consiglio Superiore Lavori Pubblici ha indicato al Ministero la
via di realizzare contestualmente sia i lavori di miglioramento della struttura sia quelli di adeguamento degli impianti. Il
tutto in attesa di definire con il Commissario di Governo tutti gli interventi che si renderanno necessari per la messa in
sicurezza dai rischi di inquinamento dell’acquifero. Appena avremo il via libera procederemo”, conclude la nota.    (ANSA).