PESCARA – “Oggi abbiamo avuto conferma che quanto ipotizzato nella mia interpellanza in Consiglio Regionale, alla quale Marsilio aveva risposto con le solite rassicurazioni vaghe e inconsistenti, corrispondeva al vero. Il Comune di Montesilvano non era in grado di organizzare ed ospitare il Jova Beach Party e l’evento, sul piano sicurezza, è stato quasi interamente sovvenzionato con i soldi della Regione. Una sovvenzione che se fosse stata chiara sin dall’inizio probabilmente avrebbe permesso a più di un comune di farsi avanti per ospitare l’evento”.
Ad affermarlo è il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi , al margine della seduta del Consiglio Comunale della città adriatica, nel corso della quale sono state illustrate entrate ed uscite relative all’evento.
“Questo è un fatto, a mio parere, incontrovertibile se ci si attiene ai dati snocciolati dalle figure competenti – spiega Smargiassi – senza considerare che i dati addirittura parrebbero non ancora definitivi e comunque incompleti di ulteriori voci. Ma ipotizzando comunque che l’importo di 50.600 euro, dichiarato dal Comune di Montesilvano per spese asseritamente afferenti sicurezza e protezione civile, sia definitivo risulterebbe che la Regione è stata il principale soggetto finanziatore del Jova Beach Party grazie ai € 25mila euro stanziati con la Delibera di Giunta Regionale n. 506/19, che vanno a sommarsi agli ulteriori 10mila euro usati dal Comune per la sistemazione dell’arenile, (provenienti da un precedente contributo regionale), per un investimento complessivo attinto dalle casse pibbliche Abruzzesi di 35mila euro. Il contributo regionale – incalza Smargiassi – ammonterebbe quindi al 70% del complessivo investimento per sicurezza, in aperto contrasto con le stesse previsioni normative contenute nel codice di Protezione Civile, ove la ratio della norma è volta ad un’ipotesi residuale e di supporto della Regione, senza sovvertire gli ordini di impegno visto che trattasi comunque di un evento locale.
Considerando poi che i costi per il personale di polizia sarebbero dovuti essere comunque a carico del privato organizzatore del Jova Beach Party, la percentuale di contribuzione regionale lieviterebbe a quasi l’80% dell’investimento per sicurezza.
Ritengo che se un Comune voglia farsi carico di ospitare un evento così importante e dispendioso in termini economici, debba farlo attingendo principalmente a risorse proprie, non certo contribuendo in misura ridotta rispetto all’investimento garantito, magari con eccessiva leggerezza, da altri Enti come Regione Abruzzo. Stando così le cose – fa sapere Smargiassi – chiederò che la Regione si impegni a richiedere indietro quota parte del contributo concesso al Comune di Montesilvano, riducendo lo stesso alla misura massima di 8mila euro, pari all’investimento diretto del Comune di Montesilvano per le voci di sicurezza e Protezione Civile. È un atto dovuto anche e soprattutto nei confronti di quegli amministratori locali più oculati che hanno rinunciato a candidarsi ipotizzando di dover affrontare spese importanti e che, al contrario, si sarebbero fatti avanti per ospitare il Jova Beach Party sapendo di dover investire somme irrisorie.” Conclude.
Ad affermarlo è il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi , al margine della seduta del Consiglio Comunale della città adriatica, nel corso della quale sono state illustrate entrate ed uscite relative all’evento.
“Questo è un fatto, a mio parere, incontrovertibile se ci si attiene ai dati snocciolati dalle figure competenti – spiega Smargiassi – senza considerare che i dati addirittura parrebbero non ancora definitivi e comunque incompleti di ulteriori voci. Ma ipotizzando comunque che l’importo di 50.600 euro, dichiarato dal Comune di Montesilvano per spese asseritamente afferenti sicurezza e protezione civile, sia definitivo risulterebbe che la Regione è stata il principale soggetto finanziatore del Jova Beach Party grazie ai € 25mila euro stanziati con la Delibera di Giunta Regionale n. 506/19, che vanno a sommarsi agli ulteriori 10mila euro usati dal Comune per la sistemazione dell’arenile, (provenienti da un precedente contributo regionale), per un investimento complessivo attinto dalle casse pibbliche Abruzzesi di 35mila euro. Il contributo regionale – incalza Smargiassi – ammonterebbe quindi al 70% del complessivo investimento per sicurezza, in aperto contrasto con le stesse previsioni normative contenute nel codice di Protezione Civile, ove la ratio della norma è volta ad un’ipotesi residuale e di supporto della Regione, senza sovvertire gli ordini di impegno visto che trattasi comunque di un evento locale.
Considerando poi che i costi per il personale di polizia sarebbero dovuti essere comunque a carico del privato organizzatore del Jova Beach Party, la percentuale di contribuzione regionale lieviterebbe a quasi l’80% dell’investimento per sicurezza.
Ritengo che se un Comune voglia farsi carico di ospitare un evento così importante e dispendioso in termini economici, debba farlo attingendo principalmente a risorse proprie, non certo contribuendo in misura ridotta rispetto all’investimento garantito, magari con eccessiva leggerezza, da altri Enti come Regione Abruzzo. Stando così le cose – fa sapere Smargiassi – chiederò che la Regione si impegni a richiedere indietro quota parte del contributo concesso al Comune di Montesilvano, riducendo lo stesso alla misura massima di 8mila euro, pari all’investimento diretto del Comune di Montesilvano per le voci di sicurezza e Protezione Civile. È un atto dovuto anche e soprattutto nei confronti di quegli amministratori locali più oculati che hanno rinunciato a candidarsi ipotizzando di dover affrontare spese importanti e che, al contrario, si sarebbero fatti avanti per ospitare il Jova Beach Party sapendo di dover investire somme irrisorie.” Conclude.
Al consigliere regionale si uniscono i consiglieri comunali di Montesilvano
“Questo evento, a detta di qualche esponente di maggioranza, avrebbe dovuto portare grande pubblicità per pochi euro- afferma il consigliere comunale M5S Gabriele Straccini – invece costerà ai cittadini di Montesilvano circa 60mila euro. Un evento privato per cui chi ha partecipato ha pagato anche di tasca propria un oneroso biglietto. Sia ben chiaro non siamo contro eventi culturali, anzi, ma ci sentiamo presi in giro quando ci presentano un evento che avrebbe dovuto essere a basso costo ed invece i costi ci sono e anche sostanziosi. Ancora di più se pensiamo che la nostra città ha tante problematiche e se fondi pubblici sono a disposizione questi andrebbero usati per migliorare la qualità della vita dei cittadini e non per un evento a pagamento che ai residenti ha portato più disservizi che soluzioni”. Conclude.