TERAMO – Mi sono candidato come consigliere comunale alle amministrative teramane 2018, per dare il mio contributo nella riqualificazione di una città che stava vivendo il suo momento più drammatico di decadenza e di degrado, mettendo a disposizione le mie competenze ed esperienze (maturate in circa 30 anni di carriera) per la rinascita di Teramo che dovesse ripartire, come detto in campagna elettorale, dalla cultura e dal decoro cittadino.

A un anno e mezzo di distanza però mi trovo purtroppo a constatare, come molti cittadini mi fanno notare, di essere tenuto ai margini di scelte e decisioni, per quanto concerne gli eventi e le manifestazioni culturali, dall’Amministrazione Comunale sostenuta dalla maggioranza di cui l faccio parte, che preferisce scegliere la collaborazione di personaggi “esterni”, invece di avvalersi dell’apporto della mia esperienza e professionalità (organizzo eventi musicali dal 1992), a disposizione e a “portata di mano” e, soprattutto, gratuita.

Devo rendere atto a questa Amministrazione, per amore di verità, di avere richiesto e tenuto in debito conto il mio contributo per la realizzazione del Capodanno scorso, sia per quanto riguarda alcune scelte artistiche, sia per l’adozione del format dei 3 giorni, che fu proprio una mia idea, sposata immediatamente da Assessore e Sindaco; format che si è deciso di mantenere anche per l’evento 2020, di cui apprezzo la scelta, che ritengo fondamentale per dare una connotazione anche turistica ai concerti.

Posso affermare, però, a malincuore e con grande amarezza, che dopo quell’esperienza sono stato sempre messo al corrente delle scelte quando erano già state fatte e dei contratti quando erano già praticamente chiusi. Non entro nel merito artistico, giacché i colleghi che animeranno il Natale Teramano di quest’anno godono tutti della mia stima e dell’affetto del pubblico, ma intendo rappresentare il mio disaccordo sulle modalità con cui si affrontano le questioni riguardanti l’ideazione e la realizzazione degli eventi, a partire dai contatti con le agenzie di artisti (presso le quali, probabilmente, potrei quantomeno cercare di ottenere costi più vantaggiosi per un Comune in grandi difficoltà economiche).

Sia ben chiaro, però, che la mia amarezza non è legata a una questione di ego, che non necessita di ulteriori esperienze professionali per essere soddisfatto; ma sono certo – e lo dico come consigliere comunale di maggioranza – che sia un peccato, oltre che una scelta miope, non sfruttare una professionalità consolidata interna a questa amministrazione.

Ovviamente, è inutile dirlo, continuerò a lavorare come Consigliere Comunale cercando di dare il mio contributo sulle tantissime problematiche che affliggono la città e le sue frazioni, dirottando la mia visione altrove, spogliandomi di meriti e demeriti per ciò che concerne gli eventi musicali teramani.

Paolo Di Sabatino

musicista

Consigliere Comunale di Teramo Vive