TERAMO – Si lavora nell’ombra e trapelano soltanto notizie che, però, danno corpo agli spifferi dei giorni addietro, secondo i quali, preso atto che i risultati del girone di andata non hanno soddisfatto, in quello di ritorno si punterà sì a migliorare l’attuale classifica per i play-off, ma a condizione che qualche giovane in rosa registri minutaggi importanti (oltre a Piacentini, Santoro e Viero in particolar modo). Da qui la “verifica Tedino“, nel senso che l’allenatore dovrà condividere tale indicazione dell’Azienda, piaccia o non piaccia.
Si ha la sensazione che si andrà proprio verso questa direzione, senza preclusioni di sorta qualora a pagarne le conseguenze dovrà essere qualche “nome eccellente”, che potrebbe ritrovarsi in panchina, così come altrove. Non sarà facile, per il mister, escludere o mettere in discussione atleti che rispondono ai nomi di Arrigoni, Costa Ferreira o Mungo ma così dovrà essere. Il fine non è fare cassa da minutaggio (che pure non guasta), quanto il dover verificare fino in fondo le qualità dei due ex Palermo ed ex Sassuolo e, pertanto, la loro “resa”, intesa a tutto tondo, anche guardando alla prossima stagione. E’ una situazione figlia dei risultati fino ad oggi conseguiti e, con essi, il grado di insoddisfazione che, seppur mai espresso, regna comunque nello staff societario.
Con ogni probabilità sono stati questi i temi del confronto (solo telefonico per adesso, si presume – ndr) tra Andrea Iaconi (quindi la società) e Bruno Tedino: dando per scontato che tutti vogliono il bene del Teramo, crediamo che il mister, alla fine, prenderà atto delle indicazioni verticistiche. In caso avverso sarebbe inevitabile il divorzio.