NERETO – In merito al progetto della piattaforma rifiuti liquidi, questa mattina, con il Genio Civile, abbiamo eseguito il sopralluogo tecnico per la sanatoria dei pozzi presso la società Wash Italia spa.
Riceviamo dal Sindaco di Nereto Daniele Laurenzi
Ho verbalizzato che come Comune ci riserviamo di verificare la legittimità dei procedimenti amministrativi in itinere, nello specifico, se la vicissitudine legata alla sanatoria pozzi rientra nel procedimento Paur della Regione Abruzzo, così come sostenuto dal Responsabile del Servizio Valutazioni Ambientali attraverso l’avocazione della Conferenza dei Servizi del 20 dicembre, precedentemente convocata del Responsabile del Genio Civile Teramo. Ribadisco di essere sconcertato dalla superficialità e dal pressappochismo con cui è stata gestita questa delicata vicenda, inoltre a seguito della lettura della nota del 23/12/2019 richiesta di sospensione del procedimento da parte della Wash Italia, nella quale la stessa società scrive, sulla dubbia legittimità dei provvedimenti adottati dal Comune dopo il parere favorevole del Comitato Via del 30 settembre 2019, ebbene mi preme immediatamente rispondere innanzitutto che a parere dello scrivente, eventualmente, i provvedimenti di dubbia legittimità, sono proprio quelli emanati dal Comune nel marzo 2018 quando si attestava che sull’area non insisteva vincolo paesaggistico (sul sito della Regione tutt’oggi su Definizione Procedura si legge che è un’area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004: art. 142 del D.L.vo 42/04: c) le acque pubbliche e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna.
E allora come ha fatto il Comune nel marzo 2018 a rilasciare un documento che attestava che il vincolo paesaggistico non c’era? Forse per qualcuno gli atti illegittimi o impropri sono solo quelli che non piacciono?
Come Amministrazione daremo un preciso indirizzo politico amministrativo per tutelare il Comune da queste allusioni, per usare un eufemismo, che si aggiungono al precedente comunicato stampa dell’amministratore della Wash dove si chiedeva alle associazioni e alle Istituzioni locali di spiegare con quale serietà e con quali competenze sono trattati tutti gli argomenti di natura tecnica.
Ad ogni buon conto ricordo, a tutti, che gli elementi ostativi all’autorizzazione sono molti (oltre alla vicenda del piano paesaggistico vi è agli atti il parere urbanistico negativo depositato in Regione a seguito di interpretazione autentica firmata dal redattore del piano regolatore che sancisce  l’inammissibilità dell’intervento in quanto gli impianti tecnologici sono previsti esclusivamente in zona F sottozona F4).  Ribadisco che nell’ultima Conferenza dei Servizi ho riscontrato e contestato numerose criticità connesse all’iter procedimentale di competenza del CCR- VIA, criticità che non riguardano soltanto la sanatoria dei pozzi aziendali. Nella mia funzione di Sindaco e rappresentante legale del Comune di Nereto ho palesato il mio sconcerto e disappunto con la riserva di agire presso le competenti sedi giurisdizionali e con ulteriore riserva di dare informativa dovuta alle Autorità e Istituzioni competenti, nessuna esclusa, con ogni e più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni, nell’esclusivo interesse pubblico dell’Ente Comune di Nereto, dei miei concittadini e della popolazione della Val Vibrata. Il Funzionario della Regione Abruzzo ha ritenuto necessario procedere in autotutela ad un riesame urgente da parte del Comitato VIA trasmettendo i verbali delle Conferenze dei Servizi. Verificheremo anche la legittimità di un’ulteriore sospensione di un procedimento che mi appare oggettivamente gravato da numerose criticità e coni d’ombra.