TERAMO – Un Consiglio Comunale condito, oltre che da approvazioni importanti, da tanti ordini del giorno ritirati. Troppi. Come quello sulla Banca Popolare di Bari. Altri, invece, sono stati inseriti all’ultimo momento e votati, come quello per la A14. Tanta carne al fuoco, forse troppa, così rimane difficile fare sintesi e nel “pot pourry” affondano le mozioni più disparate.
Ha avuto la la peggio anche il Question time, saltato (a proposito la minoranza esiste ancora?) e spostato al 14 gennaio.
Giornata storica? L’ approvazione della variante urbanistica e della presa d’atto del progetto defiinitivo sulla valorizzazione dell’area archeologica del Teatro Romano, rappresenta per molti un traguardo. Certo, il vero progetto definitivo sarà approvato in Giunta, alla luce delle rivisitazioni dettate dalla Soprintendenza.
Un piccolo passo comunque importante per il Comune di Teramo è stato quello relativo all’approvazione dell’istituzione della Commissione per la Mensa scolastica. Forse passato un po’ in sordina, ma il Comune si dota di un organo di controllo e di qualità di un servizio che riguarda la salute dei nostri figli.
Gruppo che vanno, gruppi che vengono: Giandonato Morra ha ufficializzato L’Altra Teramo, il suo nuovo gruppo nel quale, per ora, è da solo. In coppia per ora andranno, invece, Mimmo Sbraccia e Ivan Verzilli, saliti sul Carroccio e pronti per la nuova compagine in Consiglio.
Chi di verbale ferisce di verbale perisce: Massimo Speca è incappato nella stessa gaffe del collega Flavio Bartolini, reo, nello scorso consiglio, di non avere firmato il verbale della Commissione. “No” risponde Speca, “la questione è diversa”. Deve ancora spiegarci in cosa.
L’ordine del giorno intempestivo e il caso Kennedy: quanto presentato dal Consigliere Bartolini in Consiglio è l’intitolazione alla fondatrice di Special Olympics, Eunice Kennedy (sorella di JFK). A meno di aspetti di particolare rilevanza ed importanza, non si può aggiungere un punto all’ordine del giorno, all’ultimo momento. Ha ragione Lanfranco Lancione quando lo ha sottolineato in aula. Un pò meno per il suo “vedere rosso” al nome Kennedy. Stiamo parlando della fondatrice del movimento sportivo per persone con disabilità intellettiva e non dell’organizzatore dell’invasione della baia dei porci. Che Viale Bovio, allora, diventi pure Viale Kennedy.