GIULIANOVA – L’amministrazione comunale e la maggioranza, dopo aver creato, nei due ultimi consigli comunali, impedimenti alla possibilità di conoscenza dei consiglieri di opposizione, non concedendo i tempi previsti dal buon senso e soprattutto dalla legge e dai regolamenti alla lettura ed allo studio della documentazione sui diversi punti all’ordine del giorno, non intendono concedere “un tempo congruo” (previsto dal TUEL, Testo Unico Enti Locali) neppure per l’analisi della complessa documentazione del Bilancio di previsione 2020.
Le Leggi e i Regolamenti violati sono vari: lo stesso TUEL, lo Statuto comunale, il Regolamento di contabilità, il Regolamento della partecipazione popolare, analizzando i quali si scopre che:
- la Giunta è in netto ritardo rispetto ai termini previsti dal TUEL (15 novembre) e dal Regolamento di contabilità (1° dicembre) per la consegna dello schema del bilancio di previsione e degli allegati necessari. Il Bilancio è stato, infatti, inviato ai consiglieri tramite Pec solamente il 19 dicembre.
- Malgrado ciò, la Giunta ha deciso di sottoporre il bilancio all’approvazione del consiglio nella seduta del prossimo 30 dicembre, senza concedere dunque il “congruo tempo” di cui parla il TUEL né garantendo a ciascun consigliere e assessore il tempo necessario per la migliore conoscenza dei dati occorrenti per lo svolgimento della sua attività, così come previsto dallo Statuto comunale. E tutto questo nonostante lo stesso Ministero degli Interni abbia emanato il decreto di proroga dell’approvazione del bilancio di previsione dei comuni al 31 marzo 2020, vista la mancata promulgazione della finanziaria, della legge cioè che reca in sé dati importanti per la definizione dei bilanci negli Enti Locali.
- Da ultimo non sono stati rispettati né il principio del bilancio partecipato previsto dallo Statuto, nè la convocazione del Forum civico generale prima dell’approvazione del bilancio preventivo come indicato nel Regolamento per la partecipazione popolare”.
Se lo scopo è invece quello di rendere difficoltosa la conoscenza degli atti per costringere i consiglieri ad essere impreparati ed evitare così le analisi critiche e le proposte costruttive, la strategia è senz’altro efficace; ma quel sindaco, quell’amministrazione e quella maggioranza sono indubitabilmente poco democratici e molto probabilmente poco attrezzati per reggere il confronto ed esercitare il buon governo.
IL CITTADINO GOVERNANTE